Tommaso Labate, Corriere della Sera 10/12/2013, 10 dicembre 2013
PARTE FORZA DUDÙ IL PIANO ANIMALISTA DEL CAVALIERE
Le «voci di dentro», ad Arcore, lo raccontano come sempre più avvezzo a frasi tipo «dobbiamo fare qualcosa per i cuccioli che non hanno le stesse fortune di Dudù». E sono le stesse voci che danno conto dell’autentico «odio» che, dai tempi in cui sosteneva il suo ministro Michela Vittoria Brambilla nelle sue campagne animaliste, Silvio Berlusconi nutre nei confronti delle pellicce, che il diretto interessato in privato definisce come «un regalo che non farei mai a una donna». Se questi due indizi vengono uniti alla «prova», e cioè al lancio del sito internet «Forza Dudù» che il Cavaliere ha annunciato domenica, ecco che il «piano animalista» che l’ex premier ha intenzione di affiancare al rilancio di Forza Italia prende forma. Al punto che, nell’immaginare la struttura di un club azzurro, Berlusconi l’ha pensato anche come «punto d’ascolto e di sostegno» per chiunque abbia difficoltà nella sua vita con l’animale domestico, dalla consulenza legale al sostentamento. La gestione del dossier, allargato anche alle tematiche ambientaliste, è stata affidata proprio alla Brambilla, l’ex ministro del Turismo che oggi presiede la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. «Il 55 per cento degli italiani possiede un animale domestico e lo considera come uno di famiglia. In questo — spiega la deputata — la signora Maria e Berlusconi col suo Dudù non fanno differenza. Perché ci sono temi che interessano alla politica e temi che interessano alla gente. Questo è un tema che interessa alla gente».
Ha commissionato ricerche, compulsato dati e siti internet, immaginato persino l’esistenza di uno «spazio politico» ancora non battuto, il Cavaliere. E ha scoperto che l’«animalismo militante» potrebbe persino garantire a Forza Italia qualche punto percentuale inaspettato, già dalle prossime europee. Da qui la trovata di rendere i club forzisti «anche» una specie di consultorio per proprietari di domestici bisognosi d’aiuto. Da qui anche l’idea di trasformare il nascituro sito «Forza Dudù» in una cassa di risonanza per le associazioni animaliste in cerca di fondi e di aiuto. Ma nulla di tutto questo, forse, sarebbe accaduto senza l’autentica conversione del Cavaliere all’utilizzo dei tablet. Sono lontani i tempi in cui Berlusconi stigmatizzava il comportamento di chi, come Alfano, si concedeva un attimo di distrazione durante le riunioni giocando con il telefonino. Lontanissimi quelli in cui, guardando la fidanzata Francesca torturare la tastiera del cellulare, si lamentava del fatto che «così gli uomini finiranno di parlarsi a voce». Dall’estate scorsa l’ex premier è diventato un attivissimo utilizzatore dell’Ipad. Ed è stato questo il passepartout per iniziare a dare un’occhiata a Facebook. Al social network su cui, dopo essere rimasto impressionato per l’enorme quantità di utenti che dedicano pensieri e parole agli animali, da Arcore hanno lanciato la pagina dedicata a Dudù, destinata a diventare un sito internet.
Peccato che domenica, pochi minuti dopo l’annuncio di Berlusconi, il dominio «Forzadudu» sia stato acquistato da Diego Volpe Pasini, l’imprenditore friulano che tempo fa, dopo qualche frequentazione a palazzo Grazioli, è finito nella «black list» della Pascale. Superato questo scoglio, però, entro una settimana il sito dell’animalismo berlusconiano è pronto a sbarcare sul web. E le foto del Dudù che spunta dalla pagina Facebook con la spilla di Forza Silvio nel collare (didascalia: «Sei forte papà») o in braccio alla Pascale (didascalia: «Ho mangiato la pizza con mamma Francesca. Buona») saranno pronte per uno spazio più grande. Dietro cui non c’è solo un disegno politico. Ma anche un interrogativo sul futuro del Cavaliere, di cui si parla nel partito. Che non ci siano le ragioni dell’animalismo militante dietro la sua scelta sui servizi sociali da scontare dopo la condanna?
Tommaso Labate