la Repubblica 9/12/2013, 9 dicembre 2013
UN ANNO DOPO LA SCONFITTA LE LACRIME DI GIOIA DI AGNESE
«Dove è mia moglie, bisogna trovare mia moglie». Matteo Renzi subito dopo il comizio della vittoria tenta di lasciare l’Obihall e di raggiungere la sua auto. Quando è arrivato alla macchina, la moglie Agnese era proprio lì, gli ha ceduto il posto di guida e insieme sono andati via. Con Agnese, Renzi era arrivato tre quarti d’ora prima atteso da centinaia di sostenitori e amici in fest. Sposata nel 1999, insegnante di Lettere, madre dei suoi tre figli, Agnese è stata al suo fianco nel bene e nel male. Un anno fa era con lui nella sera della sconfitta con Bersani, ieri era con lui nel giorno del trionfo.
Entrano insieme sulle note di Jovanotti che canta “Ti porto via con me, ribalteremo il mondo”. Agnese è commossa, si asciuga una lacrima mentre lo ascolta e lui la ringrazia, «lei sa perché», dice semplicemente. E il primo pensiero nel discorso della vittoria è per la famiglia, per i bambini che «ormai misurano le stagioni a ritmo di primarie e mi chiedono se quest’anno corrono anche Tabacci e la Puppato. Ma credo che i miei figli sappiano perché per me sia così forte la passione politica », dice Renzi.
C’è poi l’orgoglio del padre. «Qui a Rignano, nel nostro paese, Matteo è all’80 per cento, anche gli ex comunisti hanno votato tutti per lui», dice Tiziano Renzi commentando a caldo lo spoglio delle schede. Si frega le mani per la contentezza, a Rignano è proprio lui il segretario del Pd e si vanta di aver portato al seggio anche una coppia di sposi ancora con l’abito della cerimonia addosso. «Il vero risultato politico è quello di Cuperlo», osserva Tiziano Renzi. «Non arrivare al 20 significa che la sinistra storica ha deciso di cambiare rotta. A parte gli ultimi “giapponesi” sono molti quelli che hanno capito che si sta passando da partito-dogma al partito-strumento per cambiare le cose, e questo è uno dei messaggi di Matteo». Tiziano e la moglie Laura hanno votato di buon mattino. «Voglio aspettare lo scrutinio prima di festeggiare», aveva avvertito ad inizio giornata il padre del neosegretario.
Anche la nonna di Renzi, Maria Bovoli, 93 anni, è andata a dare il suo voto al nipote, in un seggio di Arezzo dove la accompagnava il figlio Stefano. “Matteo non aver paura, abbi coraggio. Siamo con te”, ha detto. Stai però attento alla politica”, ha raccomandato la nonna. “Se riesci a lavorare per il bene comune vai avanti, altrimenti fermati, non vale la pena”.