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 2013  dicembre 09 Lunedì calendario

E SPUNTA QUALCHE RENZIANO ANCHE NEL SINDACATO


Anche per il sindacato oggi potrebbe cominciare una nuova fase nei rapporti con la politica. La vittoria di Matteo Renzi costringerà infatti Cgil, Cisl e Uil, per la prima volta, a fare i conti con un segretario del più grande partito della sinistra che sfida il sindacato sul terreno del cambiamento. Il rottamatore, insomma, pone di fatto un problema di rottamazione anche delle leadership delle tre confederazioni o quanto meno del loro modo tradizionale di fare sindacato, troppo corporativo, a difesa di chi ha un posto fisso e dei pensionati, e poco aperto alle esigenze dei giovani, secondo Renzi. Non stupisce, quindi, che il nuovo segretario del Pd sia destinato a scontrarsi con loro, in particolare con i vertici della Cgil. Il numero uno del sindacato rosso, Susanna Camusso , per tener fuori la sua organizzazione da una partita persa in partenza, ha evitato di schierare la Cgil con Gianni Cuperlo , il candidato alla segreteria al quale andavano le simpatie della grande maggioranza della Cgil. Anche per questo non si è tenuto l’incontro con i tre leader sindacali che pure lo stesso Cuperlo aveva chiesto con una lettera riservata a Camusso, Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil). Ma la leader della Cgil non ha potuto evitare che pezzi importanti del suo sindacato, dal capo dei pensionati, Carla Cantone , a quello dei bancari, Agostino Megale , si schierassero apertamente per Cuperlo.
Fuori dalla Cgil, le primarie sono state vissute con molta meno ansia. Bonanni, con consumata abilità, ha mostrato nelle sue dichiarazioni di accettare la sfida lanciata dal sindaco di Firenze. Anzi, ha addirittura sostenuto che Renzi, quando auspica un sindacato riformista e riformatore, ha in mente proprio la Cisl. Anche il leader della Uil, Luigi Angeletti, guarda con molto interesse a Renzi. Ma nei giorni scorsi non ha voluto dire se sarebbe andato a votare per lui neppure al suo portavoce, Antonio Passaro , che invece alle primarie è andato e ha votato Renzi. Simpatizza per il nuovo leader del Pd anche Paolo Pirani , segretario confederale della Uil e a capo della Uiltec, il sindacato dei tessili, della chimica e dell’energia. Vero e proprio militante renziano è invece il segretario aggiunto della Uilcom (Comunicazione), Salvo Ugliarolo , che ha anche partecipato ai lavori della Leopolda.
Nessuno è invece uscito allo scoperto nella Cgil, dove anzi l’uscita di Cantone a favore di Cuperlo è stata interpretata come una mossa per intercettare il consenso della base in funzione anti Camusso e quindi a sostegno di Maurizio Landini in vista del congresso della confederazione, la prossima primavera. Il leader della Fiom non ha la tessera del Pd e certamente per le sue posizioni molto di sinistra e per il forte impatto mediatico appare un antagonista naturale di Matteo Renzi. Anche per questo si guarda con interesse a giovedì quando i due si incontreranno per una iniziativa promossa dalla Fiom di Firenze: l’inaugurazione di una mostra fotografica alla Biblioteca delle Oblate sulle lotte dei metalmeccanici fiorentini dagli anni Sessanta a oggi. Che sia l’inizio di un dialogo tra due rottamatori così diversi ma così simili?