Massimo Perrone, SportWeek 7/12/2013, 7 dicembre 2013
LA NAZIONALE IN TV COMPIE 60 ANNI
1953
L’ANNO in cui la Rai trasmise, il 13 dicembre, la prima partita dell’Italia: telecronaca diretta, da Genova, del secondo tempo del 3-0 alla Cecoslovacchia. Era l’ultimo incontro della quarta edizione della Coppa Internazionale, durata più di 5 anni. I ceki avevano una maglia bianca con un’enorme stella con un leone sul petto, calzoncini rossi, calzettoni blu, ma naturalmente le immagini erano in bianco e nero. Vincendo, avrebbero conteso la coppa all’Ungheria in uno spareggio a Roma: ma persero 3-0.
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GLI ANNI (adesso) del telecronista Carlo Ballila Bacarelli, classe 1924. Appena collegato, descrisse il rigore del 3-0 di Pandolfini; nel primo tempo l’Italia aveva segnato 2 gol controvento con Cervato (bomba su punizione) e Ricagni (era all’esordio, perse i sensi per la gioia). Nel 1950, per i programmi sperimentali, Bacarelli era nella postazione Rai per Juventus-Milan 1-7: «Nebbia, figure vaghe, commentai guardando il monitor e mi accorsi che l’occhio elettronico è più sensibile di quello umano».
1954
L’ANNO in cui la Rai cominciò ufficialmente i programmi, domenica 3 gennaio. C’era già la Domenica sportiva, niente conduttore, solo immagini: per il calcio, quelle, di Lazio-Milan 1-1 e Inter-Palermo 4-0. Bacarelli (che nel ‘52 aveva condotto anche il primo notiziario Rai dagli studi della Fiera di Milano) scelse il titolo del programma per differenziarlo da quello radiofonico di Domenica sport. Non era la prima puntata della trasmissione, ma la tredicesima: era iniziata l’il ottobre
1963.
L’ANNO in cui una squadra italiana vinse per la prima volta la Coppa dei Campioni: la Rai trasmise solo in differita Milan-Benfica 2-1. E anche con qualche problema, perché Nicolò Carosio, inviato a Wembley, descrisse il gol dell’1-1 di Altafini, mentre lo 0-1 di Eusebio e il 2-1 dello stesso Altafini furono commentati “in tubo”, da Milano, dal 23enne Beppe Viola, tifoso rossonero. E la prima finale con una squadra italiana, Real Madrid- Fiorentina 2-0 nel 1957, era andata soltanto in diretta alla radio.
1970
L’ANNO in cui per la prima volta una partita di calcio fu il programma più visto dell’anno sulla Rai: Brasile-Italia 4-1, la finale del Mondiale, con 28,2 milioni di spettatori. Fino ad allora il primo posto era sempre andato al Festival di Sanremo o a Canzonissima: nel 1965 (primo anno dei rilevamenti Rai) Italia-Scozia era al decimo posto; nel 1966, Corea del Nord-Italia al nono; nel ‘67, Real Madrid-Inter all’ottavo; nel ‘68, la finale europea Italia-Jugoslavia al quarto; nel ‘69, zero calcio nella top ten.
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L’ORARIO in cui si potevano vedere già nel pomeriggio i gol in tv quando, nel 1970, nacque Novantesimo minuto sulla Rai. Da 10 anni andava in onda alla radio Tutto il calcio minuto per minuto, che partì ufficialmente il 10 gennaio 1960 con 3 partite: Milan-Juve (Nicolo Carosio), Bologna-Napoli (Enrico Ameri) e Alessandria-Padova (Andrea Boscione). I collegamenti iniziavano nei secondi tempi: e per qualche anno vennero aboliti nelle ultime giornate «per non turbare la regolarità del campionato».