Lanfranco Vaccari, SportWeek 7/12/2013, 7 dicembre 2013
IL LOTTATORE CHE SI INVENTO’ LA PROPRIA MORTE
Il 12 febbraio, Charles Rowan sarebbe dovuto entrare per la quinta volta in una gabbia MMA. È un lottatore dilettante, fa parte della scuderia di Scott DiPonio e Christo Piliafas, due organizzatori di eventi nel promontorio fra i laghi Michigan e Huron, vicino al confine con il Canada. Si è dato Freight Train, treno merci, come soprannome, ma la gente del giro lo definisce Tomato Can, scatola di pomodori: la rovesci ed esce della roba rossa. II suo record è una vittoria e tre sconfitte. Non ha talento però è volenteroso ed entusiasta, tanto da combattere gratis. Manca un’ora al suo incontro e Di Ponio riceve una telefonata da Rosalinda Martinez. Gli dice che Rowan, il suo fidanzato, ha avuto un incidente d’auto mentre raggiungeva Traverse City, dov’erà stata organizzata la serata. È grave. Due giorni dopo, la Martinez lo richiama: Charlie è morto. Aveva solo 25 anni.
Il 5 febbraio, DiPonio, Piliafas e gli altri lottatori della scuderia, la Diamond D, partecipano a una veglia funebre nella casa di Rowan e Martinez, a Gladwin. La madre di Charlie piange in un angolo. Rosalinda è evasiva sul funerale, dice che non è ancora pronta.
Il 9 marzo, la Diamond D organizza una serata per onorare la memoria di Rowan. Vengono raccolti 1.350 dollari.
Il 18 marzo, un uomo con il volto coperto da una maschera di Batman e una donna entrano da Guns and Stuff, un’armeria di Sage Township, dieci chilometri a nord-ovest di Gladwin. Lui colpisce con una martellata alla testa Richard Robinette, il proprietario del negozio. Ruba otto pistole, gli prende il portafoglio e, prima di uscire, dà un calcio alla donna che poi chiama la polizia. Dice di chiamarsi Rosalinda Martinez e di essere stata colpita durante una rapina al Guns and Stuff.
Il 19 marzo, gli agenti della polizia di Gladwin trovano a casa della Martinez, che è sparita dalla circolazione, la patente di Rowan. Suona un cellulare lasciato lì. Risponde Jim Cuddie, il capo della polizia di Gladwin. Si identifica, chiede chi parla: una voce confusa butta là un nome qualsiasi. Cuddie chiede all’ufficio del medico legale della contea di Saginaw il certificato di morte di Charles Howard Rowan: non esiste. L’ufficio dello sceriffo emette un comunicato: Rowan e la Martinez sono ricercati come “persone interessanti” per le indagini. Il 20 marzo, Rowan e la Martinez vengono arrestati a casa di un amico. Il 26 agosto, nel tribunale della contea di Gladwin, Rowan si dichiara colpevole della rapina. II 25 novembre, il giudice Thomas Evans condanna a un minimo di 17 anni e mezzo e un massimo di 40 anni di prigione; la Martinez riceve una pena fra i 5 anni e 10 mesi e i 30 anni.
Rowan ha raccontato di aver architettato la falsa morte dopo aver visto un programma su Discovery Channel. Tenta così di inventarsi una nuova vita; doveva 80 mila dollari a Michael Gomez, un trafficante di droga per il quale spacciava cocaina. Richard Robinette si è ripreso. DiPonio e Piliafas, che volevano denunciare Rowan per truffa, hanno deciso di lasciar perdere.