VARIE 8/12/2013, 8 dicembre 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - LE PRIMARIE DEL PD
REPUBBLICA.IT
Seggi chiusi alle 20 per le primarie del Partito democratico. E questa sera il partito avrà il suo nuovo segretario. E i dati sull’affluenza sono alti, rispetto alle previsioni: alle 17 avevano votato quasi due milioni di elettori , come annunciato dal responsabile organizzazione Davide Zoggia. Per l’esattezza 1 milione 950 mila. Quindi è stata già raggiunta la soglia considerata decisiva per il successo della consultazione. Già alle 13, quando i votanti erano stati un milione, Zoggia aveva twittato: "Grazie!". I tre candidati hanno votato tutti in mattinata: Matteo Renzi a Firenze, alle 10 del mattino. Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati un’ora dopo, rispettivamente a Roma e a Monza. E alle urne a Bologna è andato anche il fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi, che ha lanciato il suo appello: "Vincitori e vinti uniti dopo il voto".
LO SPECIALE PRIMARIE: REGOLE, PROGRAMMI, IL MURO DEI TWEET
MULTIMEDIA DI REP
@matteorenzi
Giornata difficile da dimenticare… Ci vediamo alle 22 all’ObiHall (Firenze Sud) e in streaming sul sito matteorenzi.it #cambiaverso
20.18
TwitterGianni Pittella @giannipittella
Grande festa democratica. Ben oltre due milioni di persone alle #PrimariePD . Ne parleremo tra poco, alle 21, su @SkyTG24
Epifani: "Vicini ai 3 milioni di votanti"
"Non so quanto sarà alla chiusura, ma il dato si avvicinerà allo stesso numero di votanti del 2009". Lo ha detto Guglielmo Epifani, facendo riferimento alle primarie tra Bersani e Franceschini quando si registrarono 3mln e 100mila di votanti.
da Monica Rubino 20.17
Epifani: "Primarie grandissima risposta democratica"
Il segretario "traghettatore" ha espresso la sua soddisfazione per l’alta affluenza alle urne. "Le primarie si confermano un grande strumento per la democrazia", ha detto, senza però sbilanciarsi sui risultati del voto
da Monica Rubino 20.22
Civati: "Potrei essere secondo"
"Non pongo limiti alla provvidenza. Vediamo se qualche soddisfazione ce la togliamo, se ci mettiamo davanti a qualcuno". Così Pippo Civati, all’arrivo al suo comitato elettorale a Roma, risponde a chi gli domanda se pensa di poter risultare secondo alle primarie per la segreteria, magari davanti a Gianni Cuperlo. "Ho detto che era possibile dal primo giorno, così come dicevo che sarebbero andati a votare più di due milioni di elettori. E se pure il papà di Renzi è preoccupato...".
da Monica Rubino 20.11
La curiosità: Franceschini sbaglia seggio e rischia di non votare
Ha solo sbagliato seggio: avrebbe dovuto votare per le primarie del Pd in quello di via Mortara, zona Centro, vicino a dove ha la residenza, a Ferrara. Invece, il ministro Dario Franceschini ha rischiato di non poter mettere la sua preferenza nell’urna: "Lei non risulta elettore" si è sentito dire Franceschini dall’addetto al gazebo di Piazza Castello. Alla fine, è stato costretto a votare come ’fuori sede’ e tra gli scherzi di tanti ha anche azzardato la battuta per sdrammatizzare: "Vogliono farmi fuori".
da Monica Rubino 20.08
Seggi chiusi, ma ci sono ancora persone in fila. Cresce l’attesa per sapere chi sarà il nuovo segretario del Pd, che dovrebbe già essere reso noto in serata. Attesa anche per i dati definitivi sull’affluenza.
I risultati finali dovrebbero arrivare tra le 21.30 e le 22. Novemila i gazebo allestiti in tutta Italia per il voto a cui hanno avuto accesso tutti i cittadini che hanno compiuto 16 anni.
Nessun flop, quasi 2 milioni alle 17 come nel 2009
Quasi due milioni di voti alle 17. Archiviato il rischio flop, le primarie 2013 per incoronare il nuovo segretario del Pd a metà pomeriggio registrano un dato quasi identico con quello che portò Pier Luigi Bersani alla guida del Nazareno. Secondo i dati ufficiali infatti alle 17 sono stati 1.950.000 gli elettori che sono andati ai gazebo contro 1.962.397 registrato nel 2009, quando alla fine fu superata quota 3milioni.
Cifre che vengono però contestate dai renziani, secondo i quali l’affluenza è ancora superiore: "Dai nostri dati al comitato abbiamo già superato i 2.100.000 votanti", twitta Maria Elena Boschi subito dopo che dal Pd arrivano le stime ufficiali.
A testimoniare la corsa al voto per il futuro segretario dei Democratici le file che si continuano a registrare nei seggi allestiti in tutta Italia, così come viene raccontato anche via web dai partecipanti. Il dato definitivo sull’affluenza dovrebbe arrivare intorno alle 20.30 mentre un paio di ore dopo, intorno alle 22.30, si dovrebbe avere il nome del vincitore.
da Monica Rubino 19.24
A Senigallia incollate le porte del seggio
Stamattina, a Senigallia (Ancona), nella frazione di Montignano, il presidente del seggio elettorale per le primarie del Pd, allestito nella sede del circolo ricreativo comunale, ha dovuto chiamare i carabinieri perché qualcuno aveva iniettato del collante nelle serrature delle porte d’ingresso e di un bagno, tutte esterne, della struttura, di fatto sugellandola. I militari intervenuti immediatamente sul posto per un sopralluogo non hanno finora raccolto elementi utili per risalire agli autori del gesto.
da Monica Rubino 19.17
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Renzi atteso alle 22 al teatro Obihall di Firenze
Matteo Renzi arriverà tra le 22.00 e le 22.30 al Teatro Obihall di Firenze, dove il suo staff ha allestito la sala stampa per seguire lo spoglio dei risultati delle primarie. Già intorno alle 22.30, quando il quadro dei risultati dovrebbe essere abbastanza definito, il sindaco candidato alla segreteria potrebbe commentare l’esito.
Alta affluenza, mancano le schede
Da molti seggi stanno arrivando richieste di nuove schede prestampate per votare. Tanta ancora la gente in fila, nei gazebo e nei circoli
da Monica Rubino 18.58
Zoggia: risultati finali verso le 21.30-22
"Ci auguriamo che i primi risultati saranno dati verso le 21.30 - 22. E’ un’operazione un po’ più delicata del conteggio dei votanti", ha spiegato Davide Zoggia ai microfoni di Rai News24
"Per il momento queste primarie sono un successo - ha detto Davide Zoggia, responsabile organizzazione del Pd - L’obiettivo è stato raggiunto e anche ampiamente superato. Ci si augura che si raggiunga un numero ben superiore ai due milioni. Non era un risultato scontato", ha concluso.
da Monica Rubino 18.41
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Nel 2009, in occasione delle scorse primarie per l’elezione del segretario, alle 17 avevano votato un milione e 962mila persone
Civati: il voto di Prodi è la cosa più bella di queste primarie
Il voto dell’ex premier Romano Prodi "è la cosa più bella di queste primarie. Ho parlato tanto di Prodi in questi mesi e quindi forse sono più contento di altri. Non aggiungo però sfumature sulla preferenza di Prodi perché non trovo corretto tirarlo dentro questa vicenda". Lo ha detto Pippo Civati, durante la sua tappa a Firenze lungo il viaggio in treno che lo sta portando a Roma dove aspetterà i risultati delle elezioni primarie.
da Monica Rubino 17.27
A Firenze code in tutti i seggi, 20 minuti per votare
"Ci sono file un pò ovunque ai seggi, niente di preoccupante, è solo il segno, per fortuna, che la partecipazione è sostenuta". Lo ha detto il segretario comunale del Pd fiorentino Federico Gianassi. Dal momento in cui i cittadini si mettono in coda, ci vogliono circa venti minuti di attesa prima di depositare la schede nell’urna.
Termoli, in fila al freddo per votare. Il seggio trasloca al chiuso
Seggio del Pd trasferito dall’atrio esterno di una scuola all’interno per evitare che il freddo pungente provocasse disagi a quanti erano in fila per il voto. E’ accaduto a Termoli, nella scuola Principe di Piemonte, su richiesta del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Antonio Russo, alla coordinatrice didattica.
COMMENTI DEI LETTORI DI REP
rossonero05
L’invidia e il livore sono delle brutte bestie che attanagliano quelle persone che vorrebbero che le cose non andassero bene,e se questo non accade cadono in depressione. per il PD ma direi per l’itala oggi si può dire che è un giorno positivo,ci sono cittadini che credono ancora che si può cambiare il corso deli eventi reputati ormai ineluttabili,non ci credereste ma loro credono ancora nella politica come unico strumento che contribuisce allo sviluppo di questo paese. E hanno pure pagato 2 euro per affermarlo.
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3 minuti fa
vito18
altri sei milioni al partito democratico ....... mamma mia questi so piu ricchi di putin
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11 minuti fa
Enzo Nellomonello
L’errore che fa il pd è quello di perdere tutto l’entusiasmo creato dalle primarie lungo la strada di governi impopolari e discutibili. Chiunque vinca ci porti a votare subito con una nuova legge elettorale... Ma il pd come al solito si impaluderà dentro al governo Letta così come fu per il governo Monti, che prometterà sfaceli e riforme, ma si scontrerà con la congiuntura economica ed un governicchio senza una piena legittimazione e una maggioranza risicata...regalando la vittoria ai competitori...(elettore a 5stelle)
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9 minuti fa
fermoilcanaglia
rosicate grillini ,rosicate.
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12 minuti fa
utente10445
La matematica è un’opinione? Ma certo. La regola del cinque. Manifestanti contro Putin, si moltiplica per cinque. Manifestanti per Grillo, si divide per cinque. Votanti alle primarie PD, si moltiplica per cinque.
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17 minuti fa
bigsistem
ma siete tutti anziani voi elettori del pd ? nelle foto messe su questo sito , non c’è neanche un elettore che mostri meno di 65-70 anni
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10 minuti fa
Gianni Passante
complimenti per l’educazione, e comunque no, ti posso assicurare, anche se vista la qualità dei giovani in italia non è che proprio sarebbe un bene
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14 minuti fa
giacomo6701
Commenti che qualificano. Complimenti a papà e mamma.
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3 minuti fa
contezero
Lascialo perdere, sarà un giovincello... anche se in parte è vero. I giovani stanno scappando dal PD, bisogna fare qualcosa. Quando sono andato a votare è stata la prima cosa che mi è balzata agli occhi. Il più giovane aveva 60 anni.
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18 minuti fa
contezero
Abbiamo perso la metà dei voti e Repubblica parla di affluenza alta ? Ma siamo seri o scherziamo ?
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15 minuti fa
bigsistem
be se pensi che ne erano previsti ancora meno,è un successone ! con lo stesso dimezzamento,il pd alle prossime elezioni non dovrebbe andare oltre i 4-5 milioni di voti
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19 minuti fa
Agostino Perna
Un successo!
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13 minuti fa
contezero
Dove sta questo successo ? Abbiamo perso 1 milione di voti nonostante le primarie fossero aperte a tutti... non scherziamo.
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25 minuti fa
bigsistem
2 milioni a giudicare dalle foto e dai video l’età media dell’elettore pidino è sui 65-90 anni
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11 minuti fa
alvaro4
Noooo! molto di più dai 90 a 120 anni! Te se ppropi un grillin detto in milanese
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22 minuti fa
romano52
Questa notizia, l’hai letta sul blog?
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19 minuti fa
bigsistem
guarda le foto e i video dei seggi...il 95% dell’elettore pidino è over65 . sono pensionati a spasso
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17 minuti fa
Enzo Nellomonello
Dai, su...la media dei votanti non era proprio giovanissima...che poi rispecchia in pieno l’elettorato del pd
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13 minuti fa
bigsistem
si è quello...pensionati 60% e l’altro 40 dipendenti statali
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19 minuti fa
ipsilon01
o forse no
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29 minuti fa
international
brutta notizia per il nipote di gianni letta...
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35 minuti fa
Philipp Agostini
bella giornata di democrazia! Sperando che sia il ritorno della civiltà?
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31 minuti fa
Gabriele Tornambene
comunque male che vada vincerà una faccia giovane, certo con le loro differenze di fondo.
sono felice perchè oggi e stata una bella giornata di demograzia, alla faccia di tutti gli scettici perchè sicuramente non gli interessano proprio di cambiare le cose in questo paese, poi sono quelli che stanno sempre a lamentarsi........
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39 minuti fa
Giovanni Camarda
Il film del grande Massimo Troisi è da prendere da esempio. Se si vuole un partito serio bisogna che il vincitore e gli altri due aspiranti non eletti, si coalizzino per l’ Italia e si ricominci da…tre!!!!
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38 minuti fa
Enzo Nellomonello
Rumors Renzi al 62%. I numeri dei non iscritti supera quello degli iscritti
DATI STORICI SULL’AFFLUENZA ALLE PRIMARIE IN MILIONI DI ELETTORI (da Corriere.it)
• 2005 4,3 (Prodi, Bertinotti, Di Pietro, Mastella, Pecoraro Scanio, Scalfarotto, Simona Panzino)
• 2007 3,5 (Veltroni, Adinolfi, Bindi, P.G. Gawronski, Letta, Schettini)
• 2009 3,1 (Bersani, Franceschini, Marino)
• 2012 3,1 (Bersani, Renzi, Puppato, Tabacci, Vendola)
• 2013 2,1 (Renzi, Cuperlo, Civati) (ore 20.41)
CORRIERE.IT
Il flop non c’è stato. Gli elettori del Pd hanno risposto in gran numero alla chiamata ai seggi per la scelta del nuovo segretario. Già alle 17 era stata superata la soglia psicologica dei 2 milioni di votanti, sotto la quale il risultato sarebbe stato considerato negativo. E le code registrate ai seggi un po’ in tutta la giornata fanno esprimere soddisfazione agli organizzatori. I seggi si sono chiusi alle 20 e il dato complessivo sull’affluenza ancora non è stato elaborato. Ma le stime parlano di almeno 2 milioni e mezzo di cittadini recatesi alle urne. Erano stati 2 milioni e 800 mila quelli che un anno fa parteciparono al ballottaggio Bersani-Renzi. Insomma, chiunque vinca potrà far valere l’investitura popolare. I risultati definitivi sono stati promessi nel giro di un paio d’ore , ma al comitato Renzi già si festeggia: dati in possesso dello staff danno il sindaco al 70% contro il 18 di Cuperlo e il 12 di Civati.
«RISPOSTA DEMOCRATICA» - Pochi minuti dopo la chiusura dei seggi ha preso la parola il segretario reggente, Guglielmo Epifani. Il leader ha espresso «una prima valutazione» grande soddisfazione per l’andamento del voto, ha parlato di risultato «oltre ogni previsione» e ha evidenziato che il dato sull’affluenza è simile a quello delle primarie Bersani-Franceschini del 2009, anche quelle indette per la scelta del segretario del partito (lo scorso anno furono invece primarie di coalizione». «Ancora una volta troviamo una grande voglia di partecipare e di poter decidere. Questo rafforza tutte le nostre ragioni, è stata una grande risposta democratica in una fase della vita del Paese così difficile ».
L’AUSPICIO DI PRODI - Le parole più significative nella giornata di voto erano arrivate da Romano Prodi: «Le primarie sono il momentodello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico». Il professore, che negli ultimi giorni ha cambiato idea a sorpresa dopo che nei mesi scorsi aveva annunciato di non volere partecipare alle consultazioni, ha anche lanciato un monito a tutte le anime del partito: «Se il Pd si dimostra non rissoso e unito, con un programma comune studiato, discusso e approfondito non può che vincere; altrimenti non può che perdere».
PROFILO DEI CANDIDATI IN:
http://www.corriere.it/foto-gallery/politica/13_dicembre_08/renzi-cuperlo-civati-profili-tre-candidati-guida-pd-65d906b4-5fda-11e3-a69c-5b474ab780a8.shtml#6
TWITTER VINCE RENZI
La campagna elettorale per le elezioni “primarie” che eleggeranno il segretario del Partito Democratico si è da poco conclusa e oggi elettori e simpatizzanti del PD sono chiamati alle urne. Rispetto alle primarie del centrosinistra, svoltesi un anno fa, questa sfida sembra aver suscitato meno interesse e passione. Ma almeno in Rete i tre candidati, Renzi, Civati e Cuperlo, ed i loro sostenitori, si sono confrontati e scontrati per settimane, spesso con toni molto accesi. Da sabato 16 novembre ad oggi sono stati infatti pubblicati on-line oltre 630 mila commenti, al ritmo di quasi 29 mila post al giorno, 1.193 all’ora, quasi tutti (il 90%) via Twitter. Questa imponente mole di dati è in grado di raccontarci diverse cose a proposito delle dinamiche della campagna elettorale, e ci fornisce, forse, anche una intuizione rispetto al possibile esito del voto odierno. L’analisi dei dati per lo Speciale Primarie di Corriere.it che si focalizza sulle preferenze espresse in Rete verso i tre candidati ci suggerisce che, almeno su Twitter, Matteo Renzi ha vinto le primarie. Il sindaco di Firenze otterrebbe infatti il 53,8% dei suffragi, in base alle “intenzioni di voto” pubblicate a suon di tweet. Al secondo posto Gianni Cuperlo, col 29% delle preferenze. Chiude Pippo Civati col 17,2%.
LO SBAGLIO DI FRANCESCHINI
Ha solo sbagliato seggio: avrebbe dovuto votare per le primarie del Pd in quello di via Mortara, zona Centro, vicino a dove ha la residenza, a Ferrara. Invece, il ministro Dario Franceschini ha rischiato di non poter mettere la sua preferenza tra Renzi, Civati e Cuperlo nell’urna. «Lei non risulta elettore» si è sentito dire Franceschini dall’addetto al gazebo di Piazza Castello.
Alla fine, è stato costretto a votare come “fuori sede” e tra gli scherzi di tanti ha anche azzardato la battuta per sdrammatizzare: «Vogliono farmi fuori». È successo alle 10.30 al gazebo all’ombra del Castello Estense, quando il ministro Franceschini si è recato a votare, ma il suo nome non figurava nell’elenco degli elettori. Tra sorpresa e l’imbarazzo dei volontari scrutatori: «C’è un Dario Franceschini, ma non sei tu».
E lui, il ministro: «Non è possibile, ho qui la residenza. Per qualche anno l’ho avuta a Roma, ma dal 2009 l’ho ripresa a Ferrara». Carta d’identità alla mano, ecco la conferma. Ma il suo nome non c’era negli elenchi, forniti dal Comune.
Da qui le copiose battute. Con Franceschini primo a scherzarci sopra: «Ho capito, hanno deciso di farmi fuori, non mi vogliono più». E un elettore in coda: «Lo hanno rottamato». Si ride parecchio. E si indaga sull’intoppo: a dissipare i dubbi, dopo oltre 1 ora, è il segretario cittadino del Pd Simone Merli: «Franceschini avrebbe dovuto votare nel seggio di via Mortara, lì c’è il suo nome negli elenchi degli elettori. È tutto a posto». Ma non poteva controllare la tessera elettorale e verificarne il seggio? «Me la sono dimenticata», si giustifica il ministro.
RESPINTO DI PIETRO
Che ci faceva Antonio Di Pietro nel seggio delle primarie Pd ospitato nell’aula consiliare del suo paese, Montenero di Bisaccia? Niente di particolare, intendeva votare.Il leader dell’Italia dei Valori si era iscritto regolarmente alla competizione elettorale, che come è noto è aperta anche ai non iscritti al partito. Il 4 dicembre ha ricevuto una mail di conferma, che lo autorizzava a votare. E così domenica mattina si è presentato in Comune. Il presidente del seggio gli ha comunicato che non avrebbe potuto partecipare alle primarie. Di Pietro ha preso atto della decisione del Pd, e senza sollevare polemiche, ha abbandonato il seggio: «Ho sostenuto Paolo Frattura, capo delegazione per il Molise della mozione di Renzi - ha commentato Di Pietro - e mi avrebbe fatto piacere esprimergli anche il mio voto personale. Non me lo hanno consentito, ne prendo atto».
L’AVVISO - In verità già lo scorso 5 dicembre il president della commissione congressuale regionale del Molise, Antonio Battista, aveva fatto sapere che Di Pietro avrebbe trovato le porte chiuse: «Il regolamento - dice Battista - è chiaro: può votare chi ha aderito a gruppi del Pd, gli eletti del partito e gli iscritti. Mentre non può votare chi fa parte della dirigenza di altri partiti ed è proprio questo il caso di Di Pietro che è presidente dell’Idv».