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 2013  dicembre 07 Sabato calendario

Inizia la guerra per spartirsi l’eredità di Mandela • Anche Prodi voterà alle primarie del Pd • I Bronzi di Riace tornano al museo archeologico di Reggio Calabria • Cala il numero delle pensioni, aumentano le tasse • L’Italia, «sciapa e infelice» secondo il Censis • Il perfezionismo è dannoso Mandela/1 L’eredità di Mandela è oggetto di una partita che opporrà tre figlie, diciassette nipoti e quattordici pronipoti

Inizia la guerra per spartirsi l’eredità di Mandela • Anche Prodi voterà alle primarie del Pd • I Bronzi di Riace tornano al museo archeologico di Reggio Calabria • Cala il numero delle pensioni, aumentano le tasse • L’Italia, «sciapa e infelice» secondo il Censis • Il perfezionismo è dannoso Mandela/1 L’eredità di Mandela è oggetto di una partita che opporrà tre figlie, diciassette nipoti e quattordici pronipoti. Le figlie sono: Makaziwe, detta Maki, 59 anni, unica superstite del matrimonio con Evelyn Ntoko Mase, da cui Nelson Mandela divorziò nel 1957, e le sorelle Zenani, 54 anni, e Zindzi, 53, nate dalle nozze con Winnie Madikizela. Già ad aprile, con l’aggravarsi delle condizioni di salute di Mandela, si è avuto un assaggio di quel che sarà: Mandla, nipote quarantenne e primo discendente maschio in linea diretta, ha fatto trasferire nottetempo le spoglie dei primi tre figli di Mandela dal villaggio di Qunu, dove lo stesso Mandela ha trascorso la sua infanzia e chiesto di essere sepolto, a Mvezo. Qui Mandla, capo della comunità xhosa, aveva avviato un progetto per la realizzazione di alberghi, resort e infrastrutture per un «centro della memoria» che avrebbe dovuto attrarre pellegrini e turisti sulla tomba del primo presidente nero del Sud Africa. Il resto della famiglia si ribellò e le salme rimesse al loro posto. Makaziwe, proprietaria della casa vinicola “House of Mandela”, e Zenani, ambasciatrice in Argentina, si sono alleate per sottrarre (finora senza riuscirci) due fondi di investimento da un milione e 200mila euro a due vecchi amici del padre. Ci sarà da ripartire incarichi e responsabilità nella Fondazione Nelson Mandela e nel Nelson Mandela Children’s Fund, oltre a distribuire equamente i proventi (almeno 15 milioni) di un centinaio di società messe in piedi da figlie e nipoti per amministrare diritti d’autore e cinematografici o per promuovere linee di abbigliamento sotto il marchio di Lwtf, cioè Long Walk To Freedom, il titolo dell’autobiografia di Mandela (Rosaspina, CdS). Mandela/2 I diritti per trasmettere i funerali di Mandela sono stati venduti alla Cnn per circa 200mila euro (Simoncelli, Sta). Pd/1 Domani ci sono le primarie del Pd per scegliere il nuovo segretario. Contrariamente a quanto aveva annunciato, andrà a votare anche Romano Prodi: «In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento. È necessario difendere a ogni costo il bipolarismo. Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno». Non dice per chi voterà. Pd/2 Secondo il sondaggio realizzato dall’Istituto demoscopico Ixè per il programma televisivo Agorà, Renzi è al 59%, Cuperlo al 21, Civati al 14%. Bronzi I Bronzi di Riace sono tornati nel restaurato museo archeologico di Reggio Calabria dal palazzo del consiglio regionale, dov’erano stati portati nel 2009. Saranno posti in una sala climatizzata e depurata, su speciali pedane antisismiche. Tra un paio di settimane saranno di nuovo esposti al pubblico. C’è chi li vorrebbe portare a Milano per l’Expo 2015, ma le statue sono molto delicate e rischiano l’ossidazione. Pensioni Dati dopo la riforma Fornero delle pensioni. Nel 2012 sono state liquidate quasi 630mila nuove pensioni (vecchiaia, anzianità, reversibilità) contro le 680mila del 2011, con un calo del 7,4%, e un taglio della spesa annua del 7,7%, da 10 a 9,3 miliardi. Per la precisione: 336.330 le pensioni liquidate ai dipendenti privati, 129.232 ai dipendenti pubblici, 143.241 ai lavoratori autonomi e 20.971 ai parasubordinati. Il calo è stato molto forte sulle pensioni di anzianità dove, per effetto della riforma, non bastano più 35 anni di contributi ma ce ne vogliono circa 42. Questo tipo di pensioni è sceso da 218.585 nel 2011 a 172.561 nel 2012, il 21% in meno per un risparmio di spesa del 17,5% (un miliardo in meno). Sono calate invece del 7% quelle di vecchiaia (circa 156mila quelle liquidate nel 2012, ma qui la spesa è aumentata dell’1,3%) mentre sono aumentate dell’1,8% quelle di reversibilità (240mila l’anno scorso) e del 5,1% la spesa (Marro, CdS). Tasse Nel 2012 la pressione fiscale in Italia è salita al 44% del Pil, rispetto al 42,5 del 2011 e del 40,5 del 2002. Il Paese si colloca al quarto posto nell’area dell’euro a pari merito con la Finlandia (44%) e dopo Belgio (47,3%), Francia (46,9%) e Austria (44,6%). La media europea è del 41,6%. Allarme anche il rapporto debito-Pil dell’Italia che nel 2012 si è fermato al 127%, in crescita rispetto al 120,7 del 2011 e al 105,4 del 2002. L’Italia in questa classifica è al secondo posto dopo la Grecia (156,9% dal 170,3 del 2011). Al terzo posto c’è il Portogallo (124,1% dal 108,2 del 2011), al quarto l’Irlanda (117,4 dal 104,1 del 2011). Unica nota positiva, il deficit al 3% del Pil nel 2012, che mette l’Italia tra i pochi paesi virtuosi sotto il profilo dell’indebitamento netto. Sono infatti 17, ovvero la maggior parte, i Paesi europei che hanno un deficit più alto. Rapporto Il quarantasettesimo rapporto Censis definisce l’Italia «sciapa e infelice» grazie a questi dati: 4,3 milioni di persone non hanno lavoro, 6 milioni lo hanno, ma precario, una famiglia su quattro fatica a pagare le bollette, il 70% dice di non essere in grado di affrontare un imprevisto economico, la quantità della spesa è tornata indietro di dieci anni, dal 2007 le compravendite di case sono crollate del 70%, fra il 2009 e il 2012 sono scomparse quasi duemila imprese eccetera. Perfezionisti/1 La psicoterapeuta Naomi Shragai dice che il perfezionismo nel lavoro può essere dannoso. Ciò capita perché il perfezionista pretende troppo dagli altri, demoralizzandoli. Inoltre è ossessionato dal dettaglio che gli fa perdere di vita l’insieme. Infine non delega e tende a intervenire duramente sul lavoro altrui (Paracchini, CdS). Perfezionisti/2 Perfezionisti famosi: Steve Jobs, che investiva montagne di dollari perché i suoi oggetti fossero belli perfino all’interno; Paul McCartney che per sei volte spiegò a George Harrison come voleva l’assolo di chitarra in Hey Jude; Robert De Niro con le sue trasformazioni fisiche per Toro scatenato; Carlo Cracco che s’incupisce se la cipolla di Tropea, prima di essere messa sott’olio, non è tagliata in quattro spicchi precisi; Giorgio Armani che va, senza farsi riconoscere, a controllare di persona le vetrine dei suoi nuovi negozi (ibidem).