Sergio Romano, Corriere della Sera 6/12/2013, 6 dicembre 2013
MANIFESTAZIONI – BALLETTI DI CIFRE
Caro Romano, in occasione di manifestazioni si registrano macroscopiche differenze di valutazione sulle presenze. Gli organi d’informazione riportano i dati forniti sia dagli organizzatori, sia da coloro che sono preposti all’ordine pubblico. I primi asseriscono presenze 100, i secondi presenze 30. Tenuto conto che le piazze, le strade adiacenti sono censite con relativi metri quadrati disponibili, non si riesce a capire perché alcun tecnico abbia avuto il buon senso di indicare quante persone può contenere un metro quadrato. Una semplice moltiplicazione porrebbe fine per sempre a un disgustoso balletto delle cifre. Fermo restando che gli umori delle genti non si misurano in base alle presenze fisiche sulle piazze, è così difficile verificare l’attendibilità di ciò che le parti dichiarano? Non si vuole o non si può?
Franco Bellini, Udine
I calcoli sulle capacità ricettive di un metro quadrato sono già stati fatti e quasi tutti sono d’accordo nel constatare che in tre ci si sta relativamente comodi e in sei terribilmente stretti. Non è facile quindi dire con precisione, dopo una manifestazione, quante persone fossero presenti in una grande piazza. Ma i numeri in questo caso non hanno grande importanza. Per una sorta di patto tacito molto italiano, tutti in questo caso hanno licenza di esagerare.