Michele Serra, L’Espresso 6/12/2013, 6 dicembre 2013
TARES SUCAC IUC ROBA DA LOGOPEDISTI
Il governo ha fatto il punto sulla seconda rata dell’Imu: è da versare solo in quei Comuni nei quali la prima rata avrebbe dovuto essere versata, ma non lo è stata in previsione del versamento della seconda. Gli esperti dei ministeri economici, in un comunicato congiunto, sottolineano con orgoglio che «la soluzione raggiunta ricalca il celebre "paradosso di Ermenide", uno dei grandi enigmi logici dell’antichità, la cui sola soluzione possibile è che nessuna soluzione è davvero possibile».
TARES È stata in vigore solo per un paio di giorni, verso la metà di ottobre, per poi essere tempestivamente sostituita dalla Tarsi. Purtroppo alcuni contribuenti particolarmente zelanti avevano già provveduto a pagarla, nonostante i due giorni in cui la Tarsi ha avuto corso effettivo fossero un sabato e una domenica. Si può ottenere il rimborso della Tares solo nei Comuni che cominciano per M, P, S e T. In tutti gli altri Comuni non è previsto rimborso, ma un colloquio con uno psicologo che ha il compito da un lato di consolare il contribuente dei soldi perduti, dall’altro di rimproverarlo per la sua frettolosa scelta di pagare un tributo senza chiedersi se, di lì a poco, sarebbe stato ancora in vigore.
BARES Si tratta sempre della Tares, però pubblicata su alcune copie della "Gazzetta Ufficiale" con un refuso. Quando è stato deciso di abolire la Tares, nessuno si è ricordato della svista e la Bares è dunque rimasta in vigore. Bisogna pagarla entro martedì prossimo, raddoppiata nei Comuni che non hanno promulgato entro lo scorso giugno una apposita delibera contro il raddoppio dei tributi.
TAVASCADORBUAL È l’acronimo di Tassa sul Valore Aggiunto dei Servizi Comunali per Aventi Diritto Oppure Richiedenti sulla Base di Ulteriori Accertamenti di Legge. È un balzello che ha provocato molte discussioni interne alla maggioranza. Pro e contro la Tavascadorbual si sono pronunciati, con l’aiuto di un logopedista, gli esponenti di tutti i partiti. Il calcolo del tributo è di particolare difficoltà, perché a formare la cifra finale contribuiscono parecchie variabili locali e nazionali, tra le quali la temperatura media annuale nel Comune di residenza. Spetta comunque al contribuente, in circa due giorni di lavoro, individuare la cifra, sottoporla all’Ufficio dei Tributi che la triplica, fare ricorso per poterla ridurre a un terzo e infine, tornati alla cifra di partenza, pagarla.
SIR La Sir sta avendo molto successo tra i contribuenti, specie tra i praticanti del gioco d’azzardo e gli affetti da ludopatia. Significa "Se Indovini ti Rimborso": chi riesce a indicare con esattezza la cifra dovuta viene rimborsato pochi secondi dopo il pagamento. Nella media, solo un italiano ogni 150 mila riesce a calcolare con esattezza quanto dovuto al fisco. Grazie alla Sir, questo speciale talento verrà finalmente premiato.
SUCAC È l’acronimo di "Segnando Una Cifra A Caso". Si calcola segnando una cifra a caso su un foglio in carta semplice e recandosi al più vicino sportello Equitalia per regolare il pagamento. La Sucac ha avuto interessanti ricadute sulla psicologia sociale: c’è chi, per vantarsi, segna sul foglio una cifra pari a centinaia di migliaia di euro, sperando di incontrare in ascensore i vicini di casa e dirgli: «Ma lei lo sa che la mia Sucac è almeno cento volte più alta della sua?». Altri contribuenti applicano a se stessi una Sucac molto esosa per fomentare il loro odio nei confronti dello Stato. Prevale comunque la tendenza a calcolare una Sucac da uno o due centesimi, e di andarla a pagare in taxi, vestiti in modo molto ricercato, in segno di sfregio nei confronti del fisco.
IUC Prende il posto della Tuc, che deriva dalla Puc, che è una variante della Ruc, che ha sostituito la Muc, che rimpiazza la Buc, che succede alla Cuc, che si ispira alla Guc, che al mercato mio padre comproooooooo.