Luigi Grassia, La Stampa 5/12/2013, 5 dicembre 2013
MOVIMENTO DEI FORCONI VERSO IL BLOCCO TOTALE
Il suo nome è ruspante, e vuole proprio esserlo: Movimento dei Forconi. Ma la lotta che conduce è tutt’altro che una burla. Il gruppo ha proclamato un blocco nazionale dell’autotrasporto dal 9 al 13 dicembre contro la politica del governo. E per chi non lo ricordasse, il Movimento dei Forconi ha già mostrato le sue capacità di mobilitazione e di azione già nel gennaio 2012, quando paralizzò per nove giorni le strade e le della Sicilia. Adesso vuole rilanciare la lotta a livello nazionale.
Che l’iniziativa del 9-13 dicembre riguardi il blocco dell’autotrasporto non vuol dire che i Forconi siano autotrasportatori, e questo è sottolineato dal fatto che alla protesta aderisce solo una della associazioni di categoria, Trasporto Unito; il Movimento ha propositi politici più generali. Nella sua pagina Facebook si leggono grida di guerra del genere: «Questa è l’ultima botta. Mandiamo a casa tutti gli invertebrati prima di Natale, così passeremo meglio le Feste. Poi li manderemo aff... tutti (tranne i veri rivoluzionari) alle elezioni. Dal 9 dicembre non è uno sciopero di categoria ma una rivoluzione di popolo, per liberare l’italia dalla m...». E ancora: «L’Italia appartiene a tutti ma deve essere governata dai lavoratori e dagli imprenditori e non da cialtroni parassiti come negli ultimi 50 anni».
Sempre il Forconi-pensiero su Facebook: «Il Movimento dei Forconi è presente in tutta l’Italia, in Europa e nel mondo. Tutti gli uomini e donne del pianeta che vogliono riscattare la propria dignità sono Forconi». Le parole d’ordine incalzano: «Gli assenti non sono giustificati. Tutti dovranno collaborare! Anche le forze dell’ordine, se si sentono dalla parte del popolo. Tutti però dobbiamo contribuire a riempire i presidi. Non ci sono più partiti né bandiere quando c’è di mezzo la sopravvivenza di un popolo. Nessuno può esimersi dal suo dovere».
Ma i Forconi tengono al copyright e dicono no alla violenza: «Non saranno accettati simboli di partito, e la protesta sarà non violenta. I nostri valori sono quelli scolpiti nella nostra Costituzione, calpestata da coloro che hanno giurato di difenderla. Sarà la rivoluzione degli onesti».