a. masc., Il Fatto Quotidiano 5/12/2013, 5 dicembre 2013
ERO SICURO DI AVERE RAGIONE, LA COSTITUZIONE PARLA CHIARO
[Aldo Bozzi]
Aldo Bozzi è un avvocato di 80 anni. A vederlo ne dimostra molti meno. Quanto a lucidità batte tanti giovani. Si è visto come davanti alla Corte costituzionale, lunedì, in poche parole ha demolito il cosiddetto Porcellum: “Ha tolto la libertà di voto agli elettori”. È lui il protagonista della battaglia che ha portato alla bocciatura della legge Calderoli davanti alla Consulta. Come Davide contro Golia, ha vinto contro ogni previsione, insieme ad altri avvocati, professionisti, semplici cittadini. Ventisette in tutto. “Non ho ancora potuto brindare”, ci dice quando lo chiamiamo al telefono. “Ho la mano stanca a furia di rispondere al telefono. Ho ricevuto decine e decine di chiamate non solo di amici e conoscenti ma anche di gente che non ho mai incontrato”.
Cosa le hanno detto?
Siamo con lei, lei è tutti noi. Congratulazioni.
Che cosa l’ha mossa in questa impresa?
Come cittadino, come elettore deluso ho sentito che dovevo fare qualcosa. Ne ho parlato con amici e tutti ci siamo convinti che avremmo dovuto agire perché questa politica non avrebbe mai fatto nulla. Dovevamo rompere il cerchio. D’altronde, quando ho votato per la prima volta con il Porcellum, nel 2006, ho fatto mettere una nota a verbale in cui dicevo che facevo il mio dovere civico ma che questo non mi impediva di essere in disaccordo totalmente con la nuova legge elettorale. Nel 2008, in vista delle nuove elezioni mi sentivo sempre più disturbato e mi sono detto: ‘Quasi quasi ci provo a fare ricorso’. Ho avuto torto in primo grado e in secondo grado. A quel punto ho avuto la tentazione di mollare, di non ricorrere in Cassaizone. Poi con i colleghi Claudio Tani, Felice Besostri, con mio cugino, l’avvocato Giuseppe Bozzi, abbiamo deciso di tentare l’ultima spiaggia, non mi andava di lasciare le cose a metà. L’udienza davanti alla Suprema Corte è stata entusiasmante, il procuratore generale Libertini Russo era più accalorato di noi. E a maggio i giudici ci hanno dato ragione.
Come avete reagito?
Non ci credevamo quasi. Arrivare davanti alla Corte costituzionale ci è sembrata una cosa grandiosa.
Se la politica restasse immobile e la sentenza della Consulta diventasse “esecutiva ”, cosa accadrebbe?
Difficile rispondere senza aver letto le motivazioni. Sicuramente non si crea nessun vuoto normativo. Potrebbe tornare il Mattarellum, ma potrebbe tornare anche il proporzionale senza premio di maggioranza.
Sull’ammissibilità del ricorso mai un dubbio?
Come avvocato parto sempre dalla Costituzione e quindi ero sicuro che avessimo ragione.
Lei è il nipote di uno dei padri del Partito liberale, Aldo Bozzi e suo cugino Giuseppe è il figlio. Quanto conta nella sua vita quell’esempio?
Mio zio ha fatto la Resistenza! Per me è un esempio.
Cosa ha detto appena ha saputo che i giudici avevano bocciato il Porcellum?
Evviva!
a. masc.