Guido Ruotolo, La Stampa 5/12/2013, 5 dicembre 2013
VIOLANTE: LE CAMERE APPROVINO UNA LEGGE PRIMA DELLE MOTIVAZIONI
[Luciano Violante]
«Il comunicato della Corte Costituzionale è necessariamente sintetico. Ma informa su quattro cose essenziali. Non è illegittima tutta la legge Calderoli e quindi non c’è reviviscenza della legge Mattarella. È illegittimo il premio di maggioranza senza soglia. È illegittimo privare gli elettori del diritto di scelta dei parlamentari. Sono questioni che i gruppi di centrosinistra, allora all’opposizione, sollevarono e che il centrodestra respinse senza discutere».
Presidente Violante, il quarto punto della decisione della Consulta?
«È nella conclusione della nota dove è scritto che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali. La Corte ci dice che il Parlamento votato secondo la legge vigente all’epoca della sua costituzione è pienamente legittimo e può approvare una nuova legge elettorale».
Se il Parlamento non dovesse riuscirci, si dovrebbe tornare a votare con il proporzionale e il voto di preferenza?
«Per poter rispondere a questa domanda occorre attendere le motivazioni della sentenza. Non so se la Corte enuncerà già il contenuto di una diversa legge elettorale conforme alla Costituzione o si limiterà alla pronuncia di incostituzionalità. È una scelta difficile perché nel primo caso eserciterebbe una funzione legislativa che non le competerebbe e nel secondo verrebbe meno a un radicato principio secondo il quale nessun corpo elettivo può essere privo di una legge elettorale. Bisogna attendere. Ma spero che il Parlamento si affretti approvando una nuova legge ancora prima che la Corte depositi le sue motivazioni».
Potrebbe funzionare il vecchio Mattarellum?
«A mio avviso la legge Mattarella nella attuale situazione politica è del tutto inidonea. Con tre forze più o meno di eguale peso, centrosinistra, centrodestra e Cinque Stelle, il risultato può non darci una maggioranza di governo, anche se varassimo il doppio turno di collegio. Inoltre la legge Mattarella induce ad alleanze eterogenee pur di avere un voto di più: così si vince ma non si governa».
I renziani propongono di mantenere il Mattarellum con il doppio turno di collegio e assegnando il 25% dei seggi proporzionali come premio di maggioranza.
«Segnalo tre difficoltà. Con tre poli non è detto che il secondo turno dia vita ad una maggioranza di governo. La Corte, inoltre, ci dice che occorre una soglia per prendere il premio e quindi potrebbe accadere che la soglia non sia superata da nessuno. Un premio di maggioranza pari oggi a 156 seggi mi pare irragionevole e tale da snaturare il senso stesso del voto».
Per capire la direzione che prenderà la discussione e le proposte sulla nuova legge elettorale dovremo aspettare le primarie del Pd, domenica?
«Sono convinto che la soluzione c’è. La nuova legge elettorale deve garantire la scelta degli elettori, la parità di genere e la formazione di una maggioranza di governo. Io penso che risponda a questi criteri una legge proporzionale con clausola di sbarramento al 5%, una preferenza e seconda eventuale preferenza di genere, premio di maggioranza del 55% per chi raggiunge il 45% dei seggi. Ballottaggio tra i primi due se nessuno raggiunge il 45% dei seggi».