Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Le ultime frammentarie notizie parlano dell’apertura di un nuovo fronte, quello contro i ribelli di origine curda. Ma in fondo, basta. A chi interessa di questi benedetti curdi? Se vengono sterminati in Turchia, in Iraq, ora in Siria, ci sarà un buon motivo.
E in fondo ci sarà anche un motivo per cui la Siria, emergenza mondiale, è improvvisamente sparita dalle pagine dei giornali. Una vecchia barzelletta sull’avarizia, dei genovesi, raccontava di due amici. “Sai che è morto il signor Parodi?” domandava il primo. “Avrà avuto la sua convenienza” rispondeva cinico il secondo.
Forse lo stesso vale per l’improvvisa disattenzione dei media per la guerra civile siriana. Disattenzione che casualmente coincide con l’apertura dei negoziati sul nucleare iraniano e il riavvicinamento fra Washington e Teheran; il che forse comporta il via libera a Pasdaran, Hezbollah e milizie filoiraniane a mettere in campo sul territorio siriano tutte le loro forze e a garantire una facile vittoria a Bashir Assad. Giorno dopo giorno le roccaforti dei ribelli cadono e l’esercito regolare riconquista territorio e città, o forse sarebbe il caso di dire, rovine. Secondo un calcolo a spanne per la Siria ci vorranno 30 anni per rialzare economicamente la testa dallo sfacelo di questi tre anni di guerra civile.
Ma torniamo ai media, liberi e indipendenti. Il silenzio di oggi sulla Siria, in Medio Oriente non rappresenta una novità. I media liberi e indipendenti hanno abituato anche a repentini cambi di posizione per cui Assad (preparatevi) potrebbe trasformarsi da vittima in carnefice. Come non ricordare i titoli della stampa gauche pro Israele, unica democrazia socialista attaccata dai sanguinari dittatori arabi nella guerra di indipendenza del 48 e come non ricordare il rovesciamento ideologico di posizione, in una notte, con la guerra dei 6 Giorni.
E anche in quel caso sarebbe stato da chiedersi: “Avrà avuto la sua convenienza”.