Tiziana Mantovani, Chi 4/12/2013, 4 dicembre 2013
SERENA AUTIERI IL BATTESIMO DELLA MIA GIULIA
ROMA DICEMBRE
È il momento più felice della mia vita. Ho festeggiato il battesimo della mia Giulia e mi preparo alla magia del Natale con tre film in uscita. Sognando il secondo figlio: non vedo l’ora di diventare di nuovo mamma». Un anno davvero magico per Serena Autieri, che ha affidato solo a “Chi” le immagini esclusive del battesimo della figlia, e lo splendido servizio a Disneyland Paris, di cui è protagonista insieme con la piccola Giulia. «Che anno. I figli portano bene. Sempre!».
Domanda. Ci racconta la cerimonia del battesimo?
Risposta. «Dopo l’esperienza del nostro matrimonio con 400 persone, bellissimo ma molto affollato, con mio marito Enrico abbiamo scelto una cerimonia “intima”, solo parenti e amici, nella Chiesa di San Francesco, vicino a casa. Giulia era incuriosita, ma per nulla turbata da tanta attenzione. Era sorridente, molto tranquilla: ama esplorare, stare in mezzo alla gente. Mi accompagna sul set da quando ha tre mesi. Si adatta facilmente alle novità, ha uno spirito “zingaro”, come la mamma. È un tipo tosto e determinato. In questo mi assomiglia. Del papà ha preso l’aria spericolata, anche fisica, il coraggio».
D. E alla magia di Disneyland Paris come ha reagito?
R. «Emozionata come non l’avevo mai vista. L’occasione è nata dal film Frozen - Il regno di ghiaccio, di cui sono protagonista: presto la voce al personaggio della regina delle nevi Elsa e canto alcuni splendidi brani. Un vero musical, un capolavoro Disney, destinato a diventare un grande classico, come quelli con i quali sono cresciuta e che mi fanno tornare bambina. Ho voluto a tutti i costi il pupazzo di Elsa in regalo! Che tenerezza il mio personaggio, intrappolata nei suoi poteri che non riesce a dominare, che trasformano il suo mondo nel regno del ghiaccio. Questo tuffo nella magia di Disneyland Paris ha avuto in più l’emozione della prima volta: è stato il primo viaggio con Enrico a Parigi».
D. A proposito di prime volte, ha debuttato con Pieraccioni in Un fantastico via vai e con i fratelli Vanzina in Sapore di te.
R. «Ho adorato lavorare con Pieraccioni: ha una simpatia naturale, è una persona centrata, sicura di sé, garbata. I Vanzina sono artisti geniali, pilastri della commedia, dalla cultura incredibile, ti coccolano con cene fantastiche, mille attenzioni».
D. In Sapore di te interpreta una raccomandata Anni 80, che sogna il successo in tv.
R. «Magari mi fosse capitato nella vita (scherzo). Non c’è nulla di me in questa ragazza verace, che cerca scorciatoie. I raccomandati sono un male comune, ovunque, almeno ci fosse il talento da raccomandare».
D. Progetti per il Natale e il nuovo anno?
R. «Sarà un Natale speciale, il primo di Giulia. Tutti insieme, la famiglia riunita. E speriamo tanto che arrivi presto Francesco (o Francesca), il secondo figlio».
D. Voglia di maternità?
R. «Vogliamo il secondo figlio al più presto. Siamo pronti. La maternità, che esperienza bellissima. Qualche anno fa avrei avuto timore di non essere all’altezza per un ruolo così importante. Ma non c’è niente di più bello che dedicarsi totalmente al proprio figlio, la vita cambia prospettiva, le priorità. Sono una mamma attenta, ma non ansiosa. Vorrei regalare a Giulia la libertà di scelta, sapendo che noi genitori le siamo sempre accanto. Enrico condivide del tutto (forse un po’ l’apprensivo è lui). Non gli importa di rivendicare i suoi spazi. Prima di incontrarci eravamo due “zitelloni”. Enrico è un grandissimo papà e un bravissimo marito».
D. Tre anni fa le nozze. Un bilancio del matrimonio?
R. «La nostra è un’unione bella, forte, profonda e divertente. La nascita di Giulia ci ha unito ancora di più. Siamo una coppia dinamica, due anime gemelle con le stesse passioni, le moto, i viaggi. I prossimi giri intorno al mondo forse saranno in occasione dei miei concerti per lo spettacolo La sciantosa. Abbiamo gli stessi valori: per entrambi la famiglia è fondamentale. Prima di incontrarci abbiamo passato notti e notti al telefono, Enrico viveva a Dubai. Mi sono innamorata perché è un uomo vero, autentico».
D. L’amore è per sempre?
R. «Sono una donna di oggi, ma molto romantica, spero di coltivare sempre la mia parte magica, bambina. Il gesto più romantico? Cantare le canzoni napoletane a Enrico prima che si addormenti. A richiesta. Anche mio marito ha gesti di grande tenerezza: ogni mattina mi sveglia con una tazza di tè verde (o della mia tisana preferita)».
D. Da coppia a genitori, come cambia l’eros?
R. «Siamo ancora più complici di prima. L’eros va alla grande. Quando due persone sono felici, con maturità affrontano anche le difficoltà di fare i genitori, le notti insonni, le libertà “vigilate”. Noi abbiamo voluto questa figlia con tutto noi stessi».