Luciano Mondellini, MilanoFinanza 4/12/2013, 4 dicembre 2013
CHRYSLER COMPENSA IL FLOP FIAT
La Fiat conferma di essere sempre più un gruppo a due velocità: con il freno a mano tirato in Europa e con il vento in poppa negli Stati Uniti. Il flop nelle immatricolazioni italiane di novembre (il Lingotto ha registrato un calo del 12% il mese scorso, molto superiore al -4,5% registrato dal mercato) farà da anticamera infatti a quello nei risultati europei di metà mese, visto che l’Italia continua a essere la roccaforte di vendite del Lingotto nel Vecchio Continente. E non a caso ieri, complice la seduta non certo esaltante della borsa italiana, il titolo del Lingotto ha ceduto il 2,4% chiudendo la seduta a 5,6 euro
Negli Stati Uniti invece la controllata Chrysler continua a macinare record. A novembre infatti le vendite di Chrysler sul mercato automobilistico americano sono salite del 16% a 142 mila unità rispetto alle 122 mila dello stesso mese dell’anno scorso. Un risultato che per la casa di Auburn Hills (controllata da Fiat al 58,5%) significa il miglior novembre dal 2007 e rappresenta 44esimo mese consecutivo di crescita nelle immatricolazioni sul mercato interno.
Questa situazione è evidentemente legata al diverso stato di salute dei due mercati automobilistici: ottimo negli Stati Uniti e scarso nel Vecchio Continente. Su questa base infatti l’amministratore delegato di Fiat-Chrysler ha scelto di non investire in Europa per non bruciare cassa di fronte a una domanda scarsa. Una scelta che ha depresso ancora di più le immatricolazioni europee e che invece non è stata seguita negli Stati Uniti, dove il lancio di nuovi modelli sta sostenendo l’exploit di Chrysler. «Nel primo mese completo di commercializzazione il nuovo Jeep Cherokee ha ottenuto ottimi risultati raggiungendo oltre 10 mila unità vendute», ha affermato ieri Reid Bigland, responsabile commerciale per gli Stati Uniti di Chrysler. «Ciò ha contribuito al raggiungimento del 44esimo mese consecutivo di aumenti». Le vendite del marchio Jeep infatti sono cresciute del 30%, segnando il miglior novembre in assoluto e il più elevato aumento percentuale tra i vari marchi di Chrysler, mentre c’è da segnalare che dopo l’entusiasmo iniziale le vendite del brand Fiat negli Stati Uniti hanno registrato un calo rispetto a novembre 2012.
Sempre ieri intanto è emerso che Fiat e il partner cinese Gac hanno fatto passi avanti significativi verso il ritorno della produzione di Jeep in Cina. Le due società avrebbero identificato un sito vicino allo stabilimento di Gac a Canton (Guangzhou in cinese) nella Cina meridionale. La fabbricazione delle Jeep in Cina, che venne bloccata nel 2006, rappresenterebbe un evento storico considerando che proprio le Jeep furono le prime vetture straniere a essere fabbricate nel Paese asiatico nel 1983