Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera 4/12/2013, 4 dicembre 2013
FESTE E SOLDI AL CIRCOLO DEL RUGBY LE NUOVE ACCUSE AL SISTEMA LAZIO
La festa organizzata allo Stadio dei Marmi da Carlo De Romanis con i consiglieri travestiti da maiali è ormai un evento cult. Ma a leggere la lista delle spese dei consiglieri della Regione Lazio ai tempi della giunta guidata da Renata Polverini, le sorprese non appaiono affatto finite. Perché uno degli esponenti del Pdl, Stefano Galetto, è riuscito a finanziare con i soldi pubblici il suo circolo del rugby, mentre la collega Lidia Nobili ha giustificato con false fatture gli acquisti, le cene e tutti gli eventi mondani organizzati a Rieti, sua città natale. È tutto documentato nell’avviso di conclusione indagine che i magistrati di Roma hanno notificato ieri agli indagati. Sono quattro i politici che rischiano il processo e vanno ad aggiungersi all’elenco che già comprende “Er Batman” Franco Fiorito e l’ex presidente del consiglio Mario Abruzzese, finiti in altri fascicoli d’inchiesta. Ma anche agli esponenti del Pd iscritti nel registro degli indagati della Procura di Rieti. Nomi altisonanti come quello di Esterino Montino, ex capogruppo alla Pisana e ora sindaco di Fiumicino, e quello di Enzo Foschi, capo della segreteria del sindaco di Roma Ignazio Marino. Entrambi accusati di peculato insieme a Mario Perilli, ex vicepresidente della Regione e al consigliere Giuseppe Parroncini. Tutti evidentemente uniti quando si trattava di spartirsi la torta dei finanziamenti ai partiti. Tutti d’accordo nel “coprire” gli esborsi personali sotto la voce «rimborsi a fini politici». In tutto fanno centinaia di milioni di euro sui quali anche la Corte dei conti ha già disposto controlli.
Rugby e feste mascherate
Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il sostituto Alberto Pioletti hanno deciso di concentrarsi sulle spese superiori ai 5.000 euro. Le verifiche affidate agli specialisti del Nucleo valutario della Guardia di Finanza hanno così preso in esame tutte le “uscite” più consistenti. E hanno accertato che tra febbraio 2010 e luglio 2012 Galetto ha finanziato l’Unione Rugby Pontina con generose elargizioni. Scrivono i pubblici ministeri nel capo d’accusa per peculato: «Galetto ha presentato tre richieste di finanziamento e ottenuto 90 mila euro mediante cinque bonifici bancari compiuti dal conto corrente 4013720893 intestato al gruppo consigliare Popolo della Libertà sul conto 00180 dell’Associazione sportiva». Non solo. Galetto si è fatto anche intestare fatture false di una tipografia per altri 21 mila euro e anche di questo dovrà adesso rispondere.
De Romanis pensava forse di essere meno controllabile facendo dirottare i contributi del Pdl ai “Giovani del Ppe” e dunque lasciando intendere che si trattasse di esborsi a fini politici. Le sue gesta sono ormai famose grazie alle foto del party organizzato per festeggiare l’elezione. E adesso dovrà spiegare come mai «a fronte di spese dichiarate per 98 mila euro ha prodotto documentazione contabile giustificativa per soli 24 mila euro». Sono due le richieste di finanziamento presentate da De Romanis: la prima da 39 mila euro è stata soddisfatta con tre bonifici diretti all’associazione “Giovani del Ppe” e la seconda con un unico bonifico da 15 mila euro, sempre con la stessa causale e destinatario. «Dimostreremo facilmente — precisano i legali di De Romanis, gli avvocati Titta e Nicola Madia — che si tratta di erogazioni giustificate. Del resto la scelta della Procura di contestare la truffa e non il peculato, già dimostra che non c’è stata affatto una appropriazione di soldi pubblici».
Cene e rimborsi auto
Proprio di truffa risponde anche Lidia Nobili, che chiese il rimborso per i viaggi in Porsche tra Roma e Rieti e adesso deve giustificare «nove fatture per un totale di 139 mila euro, risultate in parte false. Si tratta di documentazione emessa dalla Lallaria srl in ragione di un’attività di intermediazione mai espletata e nella maggior parte dei casi con la causale “la Regione incontra Rieti” mentre in realtà erano eventi per pubblicizzare la sua candidatura alle comunali di Rieti».
Romolo Del Balzo avrebbe fatto addirittura meglio riuscendo a farsi erogare illecitamente quasi 40 mila euro senza neanche presentare fatture ma «generiche richieste di rimborso per spese anticipate e in realtà false perché di valore notevolmente inferiore alla documentazione contabile prodotta».
Gli alberghi del Pd
Le spese documentate sul sito internet del Pd per la passata consiliatura ammontavano a circa due milioni di euro. E proprio su questo si concentrano ora gli accertamenti del Nucleo tributario di Rieti che indaga per ordine del procuratore Giuseppe Saieva per falso e peculato. Si va dalle ricevute di alberghi per ben quattro «presentazioni del libro di Reichlin» che in realtà erano state organizzate tre mesi prima ai convegni affidati a misteriosi studi fotografici e forse mai realizzati.
Ma poi ci sono le cene da 8 mila euro nei ristoranti della zona giustificate a fini elettorali, gli scontrini per le bevande da 1.200 euro, i 6 mila euro per improbabili incontri su sviluppo del territorio e musei. Sotto osservazione sono finiti i servizi in tv a pagamento, i cesti spediti per Natale, il sostegno finanziario ad alcuni quotidiani e periodici. In tutto sono quattordici le persone finite sotto inchiesta, compresi portaborse e segretari.
Fiorenza Sarzanini
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