Carlo Tecce, Il Fatto Quotidiano 3/12/2013, 3 dicembre 2013
ALFANO HA USATO IL QUID MA AL MOMENTO SBAGLIATO
[Clemente Mastella]
In pensione, mai: “Che faccio: rischio di essere oggetto dei politologi? Io voglio essere soggetto politico”. Clemente Mastella, sannita di 66 anni, ex ministro per la Giustizia, un mandato in Europa, non s’arrende ai trasformismi: “A quelli fatti male, no. E così io e mia moglie (Sandra Lonardo) aderiamo a Forza Italia perché il Nuovo centrodestra ha una questione lessicale aperta”.
Non funziona la sigla?
Macché. Angelino Alfano non ha capito che non può ricattare Matteo Renzi: perché la sinistra dovrebbe stare al governo con la destra? Dunque non si ricorda nemmeno come si chiama.
Perché Alfano ha rotto con il Cavaliere?
Ha usato il quid nel momento sbagliato.
Le poltrone?
Per tanti di questi ministri entrare a Palazzo Chigi è come beccare il 40 sulla ruota di Napoli: una cosa che ti capita ogni cinquant’anni.
Non sono all’altezza?
Voglio dire: io entravo in Parlamento mentre Dario Franceschini faceva il consigliere comunale a Ferrara.
Morale?
A Ferrara, no, preciso: io ero giovane come lo era Franceschini. Lui stava a Ferrara.
Ma il giovane Mastella non ha cominciato col grado di assistente di Ciriaco De Mita?
Questi sono i portaborse dei portaborse se confrontati a un’epoca in cui si faceva selezione politica. Non le dico questo perché non voglio fare polemica, però mi intende?
Il potere acceca.
No, fa rovesciare il mondo. Cito Hegel.
Prego.
L’uomo è con i piedi in aria e la testa a terra.
A terra, si sente odore di Democrazia cristiana?
Impossibile. Non c’è spazio per un ritorno: né per i para-laici né per i paraculo. Ci sono tre poli, uno di questi è Beppe Grillo, bravissimo.
Che voto dà a Enrico Letta?
Un bel 7, si muove bene. Voi giornalisti fate un errore pazzesco.
Quale?
Non è un erede di Beniamino Andreatta, ma di Giulio Andreotti.
E Alfano?
Insufficiente: 5,5. Ha sbagliato il momento e s’è infilato in un vicolo cieco.
Le manca la politica italiana?
No, è una schifezza. Questo Parlamento è una noia mortale, il peggiore in assoluto.
S’è divertito in Europa?
Sì, mi sembra utile.
Contro l’euro?
No, per carità. Ma la questione europea è fondamentale: possibile che nessuno protesti per i tedeschi che alzano il pedaggio?
Cioè?
Un residente paga di meno in autostrada e un italiano paga di più: allora a ‘sto punto rimettiamo le frontiere.
Le piace il Partito democratico?
Mi preoccupa, tantissimo.
Perché?
Ho visto la sfida in televisione fra Renzi, Civati e Cuperlo.
E ha cambiato canale?
No, mi è venuta un’angoscia.
Esagerato.
Mi creda: mi allarmo. Uno di questi tre può governare l’Italia!
Furbo, lei, si rintana in Europa?
Giusto.