Fosca Bincher, Libero 3/12/2013, 3 dicembre 2013
ENRICO SPENDE 100 MILA EURO PER BONIFICARE I TELEFONI
Siccome non ha capito un fico secco nemmeno lui di quel che c’è scritto nella legge di stabilità, e né i ministri, né i loro uomini comunicazione sono riusciti a spiegargli qualcosa di comprensibile, Enrico Letta ha perso la pazienza. E ha cercato fuori qualcuno che fosse in grado di dire qualcosa a lui in parole povere e poi di spiegare il tutto agli italiani. L’ha trovato: l’Istituto europeo di design (Ied), che per «soli 3 mila euro più Iva» ha ottenuto da palazzo Chigi la delicata commessa per realizzare «infografiche e schede di sintesi per testo e collegati Legge di stabilità ». Certo, palazzo Chigi e i ministeri pullulano di collaboratori regolarmente pagati che quelle infografiche avrebbero dovuto fare con la mano sinistra. Ma se la legge di stabilità è incomprensibile a tutti loro, come fanno a spiegarla agli altri? Allo Ied è pieno di cervelli fini, che hanno accettato la sfida impossibile. E poi le brevi schede informative sono finite dentro un pacchetto confezionato da palazzo Chigi che ha consentito pure di fare qualche sconto. Lo stesso Ied (che la scorsa estate aveva realizzato per 5.031,18 euro anche il libretto-spot per i primi cento giorni del Governo Letta), è riuscito a portare via a palazzo Chigi il re-disign del sito Internet (3 mila euro più Iva), il progetto grafico e l’impaginazione del rapporto governativo da 400 pagine sul Contrasto alle mafie, e la creazione del logo e dell’immagine per 4 vertici bilaterali.
È toccato allo Ied inventarsi l’immagine del vertice Italia-Serbia per 5 mila euro più Iva. Un po’ più cari i loghi e «immagine coordinata inclusa grafica allestimenti» per i tre vertici bilaterali successivi: Italia-Francia (quello in cui i no Tav hanno messo a ferro e fuoco Roma), Italia-Russia (a Trieste) e Italia- Israele (che si è tenuto ieri nella capitale). Per ognuno dei tre vertici il logo creato dallo Ied è costato a palazzo Chigi e quindi ai contribuenti italiani 5.500 euro più Iva. Secondo il preventivo inviato dallo Ied il 20 novembre scorso tutta la produzione affidata, dalle mafie alla legge di stabilità, sarebbe stata offerta al prezzo scontato complessivo di 29 mila euro più Iva (a prezzo pieno sarebbe venuto 30.500 euro più Iva). Entro il 31 dicembre prossimo per quel prezzo lo Ied dovrà anche consegnare all’ufficio stampa di palazzo Chigi «una copia di tutti gli esecutivi prodotti, che dovrà essere raccolta su un unico adeguato supporto Dvd e consegnata al dipartimento stesso». Per ogni giorno di eventuale ritardo scatterebbe una penale pari all’1 per cento della stessa commessa.
Ieri invece la macchina degli appalti di palazzo Chigi ha ufficializzato una commessa delicatissima: procedere alla manutenzione e gestione della infrastruttura telefonica di palazzo Chigi con particolare attenzione ai profili di sicurezza. La lettera di incarico ufficiale di palazzo Chigi porta proprio la data del 2 dicembre, ed è stata inviata alla società prescelta: la Form@tel srl di Roma, che aveva già fatto avere un preventivo lo scorso 10 ottobre. L’operazione «bonifica» dei telefoni di Letta&c terminerà il prossimo 28 febbraio 2014, non volendo forse allungare eccessivamente i tempi della commessa con questi climi politici più che incerti. Il costo della manutenzione delle linee è altino, nonostante il breve tempo dei controlli in agenda: 80.750 euro più Iva al 22 per cento, per un totale di poco inferiore ai 100 mila euro: per la precisione 98.515 euro.