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 2013  dicembre 02 Lunedì calendario

I GRECI COMPRANO PRODOTTI «SCADUTI»


ATENE Come si vive in Grecia ai tempi della prima deflazione in un Paese dell’eurozona? Tanto per cominciare cambia il panorama degli operatori commerciali, visto che alcuni, come il gigante francese Carrefour - la seconda catena al mondo nel settore della grande distribuzione dopo la statunitense Walmart - ha abbandonato il mercato greco, vendendo la propria rete di 800 supermercati a un partner commerciale greco, la famiglia Marinopoulos. La decisione è stata presa perché le prospettive di medio-lungo termine del mercato ellenico non sono più ritenute interessanti.
Oltre alla riduzione dei protagonisti c’è anche il cambiamento delle abitudini di spesa: molti greci confrontano i prezzi tra i vari negozi e centri commerciali in maniera sistematica, perché la deflazione consente di fare ancora dei buoni affari semplicemente con un semplice confronto. Molti addirittura rinviano gli acquisti in attesa di fare affari migliori nei mesi successivi, e spesso trovano occasioni molto vantaggiose, perché i prezzi scivolano su un piano inclinato invece che aumentare. Come pure i salari, che purtroppo si riducono non potendo svalutare la moneta per recuperare competitività.
Anche i costi dei servizi calano: il controllo stagionale delle caldaie dei condomini e delle abitazioni private, per esempio, ha visto in media ridursi il prezzo del 20% rispetto all’anno precedente, facendo ricorso allo stesso fornitore che ha accettato un taglio sui guadagni pur di non perdere clienti. E questo vale per molti altri servizi finanziari e alla persona. Anche gli affitti e i costi delle abitazioni sono scesi di almeno il 20%, mentre molti negozi hanno chiuso i battenti soprattutto nelle zone centrali di Atene, dove i costi di esercizio erano diventati proibitivi in relazione al calo del giro d’affari. Resiste solo chi ha la proprietà del negozio, gli altri alzano bandiera bianca.
Il Governo ha recentemente pubblicato la direttiva che dal 1° settembre consente ai supermercati greci di tenere sugli scaffali anche i prodotti etichettati «da consumare preferibilmente entro» dopo la data di scadenza. La merce di questo tipo è collocata in spazi separati dagli altri cibi ed è venduta per un periodo limitato e con forti sconti. I prodotti con giorno e mese di scadenza potranno rimanere in vendita nell’area "promozioni" per una settimana dopo la data, quelli con mese e anno per un mese e quelli con un limite legato solamente all’anno per tre mesi.
Secondo le stime delle Previsioni di autunno della Commissione europea, i prezzi in Grecia caleranno dello 0,8% nel 2013 e dello 0,4% nel 2014 per salire dello 0,2% nel 2015. «Il calo dei prezzi è dovuto alla debolezza della domanda e all’implementazione della riforma del mercato dei prodotti», ha spiegato il rapporto Ue.
«La Grecia è in una situazione molto particolare. La sua economia sta subendo un importante aggiustamento per recuperare competitività e il calo dei prezzi è parte di questo processo. La Ue non prevede alcun tipo di deflazione per qualsiasi altro Paese Ue nel 2013-2015», hanno fatto sapere fonti della Commissione europea.
L’importante è che la Grecia, una volta recuperata la competitività, non cada nella trapppola giapponese di un quindicennio perduto.