Lorenzo Soria, La Stampa 2/12/2013, 2 dicembre 2013
SCHIANTO AD ALTA VELOCITÀ PER LA STAR DI
FAST&FURIOUS –
Quando nel 2001 la Universal gli chiese se voleva essere uno dei protagonisti di The Fast and The Furious, se gli andava di accettare la parte di un poliziotto in borghese dal nome di Brian O’Conner in un film centrato attorno alle gare di auto di strada clandestine, Paul Walker non ebbe un secondo di dubbio. Era stato in un paio di film, ma anche se sin da quando aveva due anni la mamma se lo trascinava in giro a fare provini prima per la pubblicità e poi per il cinema, non era ancora un attore nella condizione di fare troppo lo schizzinoso. E anche se né lui né lo studio potevano in quel momento sapere che con quel film avrebbero dato inizio a una fortunatissima serie (Il numero sei ha fatto la bellezza di tre quarti di miliardi di dollari), Paul amava le auto veloci. Amava le Porsche, in particolare. E sì, anche se era illegale, aveva anche partecipato a un paio di corse d’auto di strada.
Dodici anni dopo, in uno splendido sabato pomeriggio e durante una pausa di lavorazione del numero sette della serie che si sta girando anche ad Abu Dhabi, una Porsche che viaggiava a velocità troppo sostenuta è stata la causa della morte prematura dell’attore. Non guidava lui, al volante c’era Roger Rodas, suo vecchio amico nonché partner nella sua società di produzione, la Always Evolving. Assieme erano stati a un evento filantropico: attraverso la sua fondazione, la Reach Out Worldwide Walker, era andato a una raccolta di fondi a favore delle vittime di del tifone Haiyan, nelle Filippine. Stavano tornando a casa, erano nelle colline di Santa Clarita, un sobborgo di Los Angeles. E alle 15,30 si sono schiantati contro un palo della luce, la loro Carrera GT del 2005 ha preso immediatamente fuoco e tutto quello che si riesce a riconoscere dal cumulo di macerie rimasto è che l’auto era rossa. «È rimasto intrappolato nelle fiamme e non c’è stato niente da fare», ha raccontato Antonio Holmes, un testimone oculare dell’incidente che poco dopo è stato confermato da un portavoce dell’attore. «È con un cuore molto addolorato che confermiamo che Paul Walker è morto in un tragico incidente di auto - si legge -. Era passeggero nell’auto di un amico e entrambi hanno perso la vita. Siamo scioccati e rattristati dalla notizia».
Quarant’anni compiuti da un mese, occhi blu, capelli biondi e classico look da surfista californiano, Walker era figlio di una modella e di un sarto mormoni. Aveva fatto un po’ di pubblicità, delle comparsate in film di poco conto e la sua fortuna è arrivata appunto nel 2001 con The Fast and The Furious. «Non importa dove sei, non importa che lingua parli o qual’è il colore della tua pelle, la cultura dell’automobile è ovunque - ci aveva detto in occasione dell’uscita del sesto film della serie, girato in Brasile -. E la velocità è un piacere segreto un po’ per tutti».
Ora Walker non c’è più e uno dei primi a esprimere il suo dolore è stato il suo co-protagonista Vin Diesel. «Fratello, mi mancherai», ha scritto su Instagram. C’e stato un messaggio anche del collega Ludacris: «Ho riconosciuto il tuo spirito umile sin dall’inizio e ovunque sei stato hai sempre lasciato un segno». La Universal Pictures ha descritto Walker come «uno dei più amati e rispettati membri del nostro studio per 14 anni», e ha aggiunto che la sua perdita sarà sentita non solo dallo studio ma da milioni di fans. I quali, appresa la notizia, continuano a recarsi in pellegrinaggio al 28300 di Rye Canyon Loop, il luogo del tragico incidente. Paul Walker verrà anche pianto da Meadow, la sua figlia di 15 anni.