www.cinquantamila.it/fiordafiore 3/12/2013, 3 dicembre 2013
Letta tornerà a chiedere la fiducia alle Camere • Olli Rehn pessimista sull’Italia • Il 10% dei contribuenti paga il 51% dell’Irpef • Gli imprenditori cinesi non hanno scrupoli • Due morti per le piogge • In Ucraina va avanti la protesta contro Yanukovich • Amazon farà le consegne con i droni • Si può dire «ministra»? Fiducia Napolitano ha incontrato Letta
Letta tornerà a chiedere la fiducia alle Camere • Olli Rehn pessimista sull’Italia • Il 10% dei contribuenti paga il 51% dell’Irpef • Gli imprenditori cinesi non hanno scrupoli • Due morti per le piogge • In Ucraina va avanti la protesta contro Yanukovich • Amazon farà le consegne con i droni • Si può dire «ministra»? Fiducia Napolitano ha incontrato Letta. Dal dialogo è uscito fuori che l’11 dicembre il presidente del Consiglio tornerà alle Camere per ottenere la fiducia, dati i novi equilibri nelle larghe intese (Forza Italia è andata all’opposizione). Si tratta della quinta fiducia in sette mesi. Letta non si presenterà dimissionario, ipotesi esclusa a Palazzo Chigi e al Colle già nei giorni scorsi, visto che entrambe le cariche dello Stato concordano nella piena legittimità dell’attuale squadra di governo. Ciò esclude, al momento, le ipotesi di rimpasto. Finanziaria Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli affari economici, è convinto che la Finanziaria messa a punto da Letta e Saccomanni non ci consenta margini di manovra e che per di più debba essere corretta sul fronte del debito. Dice: «L’Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, e non lo sta rispettando. Per farlo, lo sforzo di aggiustamento strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto del Pil, e invece è solo dello 0,1 per cento. Ed è per questo motivo che l’Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti» (Bonanni, Rep). Irpef In Italia ci sono 41,3 milioni di contribuenti soggetti all’Irpef. Questa tassa preleva 152,2 di miliardi, ai quali vanno aggiunti 14,4 miliardi di addizionali regionali e comunali. Totale: 166,6 miliardi, 37 volte il gettito dell’Imu prima casa. Su 41,3 milioni di contribuenti, 9,8 milioni non pagano nulla: uno su quattro versa zero Irpef o perché sta dentro la no tax area (8mila euro i lavoratori dipendenti, 7.500 i pensionati, 4.800 gli autonomi) o perché annulla l’imposta con le detrazioni. A versare i 152,2 miliardi di euro di Irpef nazionale sono 31 milioni e mezzo di contribuenti, in base a 5 aliquote: il 23% sui redditi fino a 15mila euro lordi, il 27% tra 15mila e 28mila, il 38% tra 28mila e 55mila euro, il 41% fra 55mila e 75mila, il 43% oltre 75mila euro. L’81,5% dell’Irpef, cioè 124 miliardi di euro, è pagato da lavoratori dipendenti (85 miliardi) e pensionati (39 miliardi). Più di metà (51,7%) dell’Irpef pagata in un anno pesa sulle spalle di 4 milioni di lavoratori, pensionati e imprenditori (pari al 10% dei contribuenti) che guadagnano almeno 2mila euro al mese (Marro, CdS). Cinesi A proposito dell’incendio nel capannone di Prato in cui sono morti sette lavoranti cinesi, dice Alberto Forchielli (fondatore di Mandarin Capital Partners, il primo straniero al quale siano mai stati affidati fondi pubblici di Pechino per centinaia di milioni di euro da investire in Europa): «Nel grande come nel piccolo l’imprenditore cinese pubblico o privato ha una mente fondamentalmente criminale, perché cresce in un ambiente privo di etica, fatto di rapporti, evasione, infrazioni. Se le leggi ci sono, non vengono applicate. L’imprenditore cinese non si muove in uno stato di diritto, fa tutto ciò che può. È un soggetto criminale (…) Non osservano le regole in patria e ormai ritengono di essere così potenti da poterle ignorare anche fuori. Applicano l’illegalità alla cinese anche in Italia. Conoscere e applicare la nostra legge a loro non interessa, né conviene (…) Per un cinese che fa impresa la vita umana non ha valore, dunque non merita spendere soldi per un idrante. Ma gli abusi sono ovunque. La cinese Suntech, un tempo la più grande azienda al mondo nei pannelli solari, ora fallita, ha lasciato un disastro in Puglia. Eppure quello era un progetto firmato dai primi ministri, all’epoca Silvio Berlusconi e Wen Jiabao. Un’altra impresa cinese di Stato, quotata, che aveva firmato un accordo con un’impresa italiana, le ha poi copiato tutti i prodotti. Quando ho protestato con il governo a Pechino, mi hanno detto che non avevo prove sufficienti (…)Lo stesso ambasciatore cinese in Italia è intervenuto per impedire i controlli della Guardia di Finanza sulle tessiture di Prato. Ha insultato le nostre forze dell’ordine. Vogliono esportare qui i loro metodi, gli infortuni sul lavoro, l’evasione, l’inquinamento. È un momento di debolezza tale dell’Europa che i cinesi pensano di poterselo permettere» (Fubini, Rep). Maltempo Nel Sud Italia il maltempo sta creando difficoltà: fiumi e torrenti straripati, allagamenti, frane, strade bloccate, linee ferroviarie interrotte, un treno deragliato, evacuazioni, ponti crollati, un barcone con 142 migranti portato in salvo in mezzo al mare forza 7 al largo di Crotone, bimbi bloccati per ore a scuola nel Beneventano e in un asilo nido nel Teramano. Si contano anche le prime vittime: una donna di 57 anni annegata in un sottopasso alle porte di Pescara e un trentenne travolto da un’onda anomala nella foce del fiume Crati a Rossano, in provincia di Cosenza, mentre stava pescando. Ucraina A Kiev, in Ucraina, va avanti da qualche giorno una protesta che domenica ha provocato incidenti e 200 feriti. Ora ci sono blocchi e occupazioni ai palazzi simboli del potere, e scioperi. A innescare la rivolta è stata, qualche giorno fa, la decisione del presidente Yanukovich di non firmare l’accordo di partnership con l’Unione Europea finalizzati all’adesione dell’Ucraina alla Ue. La decisione è stata presa anche perché il Paese ha forti legami con la Russia, da cui dipende, per esempio, nel settore energetico. Droni Jeff Bezos di Amazon sta studiando un sistema di consegna della merce attraverso droni. Si tratta di robot volanti con otto pale, simili a piccoli elicotteri, capaci di portare pacchi di ridotte dimensioni. Dice Bezos che, con questo sistema, si potrebbe consegnare la merce in mezz’ora (Gaggi, CdS). Ministri Si dice «il ministro», «la ministra», «o la ministro» se riferito a donna? Rispondono quelli dell’Accademia della Crusca: «La proposta di mantenere il titolo al maschile anche quando la carica sia affidata a una donna continua l’uso antico di usare il genere maschile come comprensivo del femminile quando ci si riferiva a proprietà comuni a tutto il genere umano». Del resto «guardia, sentinella, guida» sono stati sempre «riferiti, finora quasi esclusivamente, a nomi propri maschili senza scandalo dei grammatici». «Da respingere con decisione», però, «è l’ircocervo “la ministro”» esaltata da alcuni «come una combinazione salva tutto» (dal libro La Crusca risponde. Dalla carta al web 1995-2005, a cura di Marco Biffi e Raffaella Setti) (Stella, CdS).