Carlo Marroni, Il Sole 24 Ore 1/12/2013, 1 dicembre 2013
MARANCI NUOVO DG DELLO IOR
A cinque mesi dal "dimissionamento" della vecchia direzione dello Ior – a seguito dello scandalo di monsignor Scarano – il consiglio della banca vaticana ha nominato Rolando Marranci direttore generale, che a luglio era entrato nella governance come vice. Finisce così l’interim del presidente Ernest von Freyberg.
Marranci, ex alto dirigente Bnl, era arrivato a maggio dentro lo Ior come consulente di Promontory, il colosso americano della consulenza ingaggiato da von Freyberg per passare al setaccio i conti del Torrione Niccolò V, guidando insieme ad Antonio Montaresi una squadra di una trentina di consulenti. Dopo l’uscita improvvisa del dg Paolo Cipriani e del vice Massimo Tulli, Marranci era stato promosso a vicedirettore e Montaresi chief risk officier.
A fine giugno il Papa aveva anche nominato una commissione di inchiesta con pieni poteri sullo Ior, e finora nei sacri palazzi era dato per scontato che per nominare un nuovo direttore si attendesse una decisione di Bergoglio sul destino della banca e di tutte le finanze vaticane, sulle quali sta lavorando un’altra commissione (il Papa tre giorni fa ha inviato il suo segretario Xuereb a vigilare sui lavori). Ma c’è stata un’accelerazione: il consiglio Ior ha preso la decisione su Marranci alcune settimane fa e poi il dossier è passato per la convalida alla commissione cardinalizia, presieduta dall’ex segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che ha mantenuto la carica. Il suo successore, Pietro Parolin – a cui di fatto fanno capo tutte le decisioni di Curia – si è insediato appena due settimane fa. In ogni caso cresce ancora il peso dei superconsulenti esterni dentro le mura: Promontory ora controlla i conti di Ior e Apsa, ed Ernst Young quelli del Governatorato.