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 2013  dicembre 01 Domenica calendario

I SONDAGGISTI: “LO ZOCCOLO DURO C’È, TUTTO È POSSIBILE”


Decade, ma il suo blocco elettorale non lo abbandona. Finita l’esperienza in Parlamento di Silvio Berlusconi, Forza Italia cresce nei sondaggi: dal 16 al 20,3 per cento secondo Ispo, con incrementi del 3,3 e dell’1,6 percento secondo Ixé ed Euromedia.
“Più sale la conflittualità, più l’opinione pubblica sente la necessità di identificarsi. La vicenda della decadenza, seppur negativa, ha rafforzato l’identità di Forza Italia e Berlusconi” spiega Carlo Buttaroni, presidente di Tecné. Per Renato Mannheimer (Ispo) il Cavaliere conferma di avere un “seguito affezionato che rappresenta il 10-20 percento”, mentre per Roberto Weber (Ixé) la popolarità di Berlusconi in questa fase è dovuta a un fatto: “Tutti i fantasmi che agita da tempo, i giudici e la sinistra, sono diventati realtà”. Sui numeri di Forza Italia molta prudenza: “Se in questo momento fosse sovrastimata?”, si chiede Weber. È troppo presto per giudicare: “I sondaggi in questa fase - spiega il politologo della Luiss Roberto D’Alimonte - hanno pochissimo valore: l’unica indicazione attendibile che si può ricavare è che il nocciolo duro del blocco elettorale di Berlusconi non si è ancora sgretolato”.
Il “nocciolo duro” è la base di partenza, un patrimonio elettorale che il Cavaliere cercherà di far lievitare nei prossimi mesi. Quanti consensi in più riscuoterà un Berlusconi di lotta? Torniamo a dicembre 2012, quando decise di chiudere in anticipo l’esperienza del governo Monti. Allora il Pdl volava basso: fra il 15 e il 18 per cento. Pochi ci avrebbero scommesso, ma alle elezioni politiche di febbraio - dopo la campagna “restituiremo l’Imu” - il Popolo delle libertà raggiunse il 21,6 per cento alla Camera e il 22,3 al Senato. Con la decadenza, Berlusconi torna a fare l’oppositore.

A MAGGIO 2014 si vota per le elezioni europee. E se il Cavaliere rimontasse di nuovo? “Bisogna capire se Forza Italia regge, se Berlusconi ha la capacità di sostenere una campagna elettorale”, nota Weber. “Le variabili sono tante: il Pd che si rinnova, Berlusconi leader extra-parlamentare, Grillo che non è più una novità”, avverte Buttaroni. Nei prossimi mesi la partita di Berlusconi si gioca sul terreno economico: le tasse, l’Europa, l’austerità. “Berlusconi - sostiene Weber a fare affidamento sui temi anti-europei, ma ha molte meno chance di una volta. È uno spazio occupato da Grillo, penso che radicalizzerà le sue posizioni sulle tasse”. La performance di Forza Italia dovrà tenere conto degli ex compagni di partito ora confluiti in Nuovo Centrodestra (stimato tra il 3,7 e 7,5 per cento nei sondaggi). “L’insieme di Forza Italia e Ncd sembra avere più voti di quelli che aveva il Pdl”, spiega Mannheimer.
Almeno su un dato tutti gli analisti sono d’accordo: “A partire dal 18 aprile 1948 l’area di centrodestra in Italia è stata sempre maggioritaria, anche quando ha vinto il centro sinistra”, dice Nicola Piepoli, decano dei sondaggisti italiani, invitando però a non ignorare i “nuovi leader”: “Spuntano a sinistra, ma di bravi ce ne sono anche a destra, Alfano non è da sottovalutare”.
Di più, al momento, non è dato sapere: “Tutti questi sondaggi valgono poco: le elezioni sono lontane e i cittadini per ora hanno ben altro a cui pensare” conclude Mannheimer.