pa.za., Il Fatto Quotidiano 1/12/2013, 1 dicembre 2013
PAOLA TAVERNA E LO SPUTO A B. – [LA CAPOGRUPPO CHE GIOCA CON LE RIME, NON SOPPORTA LA LOMBARDI E VOTÒ L’IDV]
SI DILETTA con le poesie. Meglio, le riscrive a modo suo. Paola Taverna - romana, 44 anni, un figlio, impiegata in un laboratorio di analisi cliniche - non è una che le manda a dire. Fu lei, in una sera d’estate dalla casa vacanze in Sardegna, a comporre il sonetto che servì a rispondere ai dissidenti. S’intitolava “Er senatore” ed era dedicato agli “aperturisti”, pronti al dialogo con il traballante governo Letta (“Pe me e pe’ troppi ancora sei poco più de gnente”, giusto per avere un’idea dei toni). Grillo la riprese sul blog, migliaia di condivisioni e un primo assaggio di quella che poi sarebbe diventata la capogruppo più verace dei primi nove mesi dei Cinque Stelle in Parlamento. Ha sconfitto al ballottaggio la pugliese Barbara Lezzi e ora è molto apprezzata dai colleghi, per l’efficacia dei suoi interventi in Aula: dal “voi siete niente” fino al discorso sul voto di decadenza. Sempre piuttosto dritta al sodo a palazzo Madama, figuriamoci giù dallo scranno. Così, due giorni fa, è finita su tutti i giornali perché ad un comizio, raccontando una delle prime volte che ha incontrato Berlusconi si è lasciata andare: “Un giorno di questi gli sputo, non ce la farò a trattenerlo, non ce la posso fare, non ce la farò”. A Roma, nel meetup, ha amici e nemici. Fu una di quelle che fondò, in polemica con il gruppo vicino a Roberta Lombardi (tra le due non corre buon sangue nemmeno ora) il meetup parallelo 878. Quando si è candidata ha confessato uno scheletro nel-l’armadio che in molti le rimproveravano: “Appoggiamo un candidato, Giancarlo Balsamo, come indipendente dell’Idv. Fu un errore, non per il concetto (...), ma per il personaggio. Tutto questo ha richiesto tempo per rivedere e riconsiderare. Spero di poter essere nuovamente di aiuto”. (pa.za.)