l.col., Corriere della Sera 1/12/2013, 1 dicembre 2013
DA GIULIO II UN ANTICIPO DI 500 DUCATI
Il 10 maggio 1508 Michelangelo ricevette da Giulio II 500 ducati d’oro come anticipo per gli affreschi sulla volta della Sistina, e nello stesso giorno iniziò i lavori che si sarebbero conclusi a novembre del 1512. Si conosce la data esatta perché l’artista l’appuntò nel suo libro dei conti, che tenne accuratamente per tutta la vita. Cifra molto alta: un commerciante o un artigiano guadagnava tra i 100 e i 120 ducati all’anno. Un pittore pagava tra i 10 e i 12 ducati all’anno per l’affitto della bottega. Il ducato d’oro a 24 carati era diffuso in gran parte della penisola italiana e aveva lo stesso valore del fiorino di Firenze. Come spese Michelangelo i soldi? Il giorno seguente pagò 10 ducati al muratore Piero Rosselli che doveva preparare l’intonaco. Altri 75 ducati glieli consegnò a rate, fino al 27 luglio, perché li girasse a Francesco Granacci, uno dei 5 aiuti fatti arrivare da Firenze e licenziati verso la fine dello stesso anno. Un mese prima, ad aprile, aveva preparato un preventivo: 20 ducati come salario mensile per gli aiuti e 6 per un paio di calze, per la fodera di un giubbone di cuoio, per il trasporto di un fascio di disegni. (l.col.)