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 2013  dicembre 01 Domenica calendario

IL MILAN A MET


L’asse Silvio Berlusconi-Adriano Galliani resta solido, ma alla fine è stato il vecchio ad a fare un passo indietro. Da ieri il Milan ha due amministratori delegati: il dirigente brianzolo si occuperà dell’area sportiva, Barbara Berlusconi agirà negli altri settori, dalle finanze al marketing, fino alla gestione dello stadio. L’ereditiera sotto questa «campana» potrà inserire tutti i suoi uomini di riferimento, ma non potrà toccare l’area sportiva. L’arrivo di Paolo Maldini, quindi, è congelato: per ricoprire il ruolo di direttore dell’area tecnica l’ex capitano ha bisogno del placet di Galliani. Un lungo confronto ad Arcore venerdì notte è servito per portare avanti quello che è sempre stato il progetto dei protagonisti: pensare al bene del Milan senza compromettere i rapporti personali. E alla fine, dopo un colloquio di quattro ore intervallato da discorsi politici, l’ad rossonero ha deciso di mettere nel cassetto la lettera di dimissioni rinunciando a qualsiasi tipo di rivalsa nei confronti di un uomo che rappresenta qualcosa di più di un semplice datore di lavoro. Agli amici più stretti del resto Galliani aveva sempre detto: «Per Berlusconi sono pronto a fare anche il maggiordomo».
Ieri a Milanello Silvio Berlusconi avrebbe dovuto annunciare pubblicamente questa bizzarra riconciliazione, ma il maltempo ha bloccato ad Arcore il suo elicottero e quindi il pensiero è stato sintetizzato in una fredda nota dell’Ansa: «Non sono venuto a Milanello solo per le avverse condizioni meteo e mi spiace. In ogni caso il Milan va avanti con serenità, Adriano Galliani è più sollevato, tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti. La situazione societaria non cambia, Galliani è sereno». In serata, però, è arrivata la nota bis, quella che ha di fatto segnato l’inizio di una nuova era: «La situazione è tornata serena – ha fatto sapere Berlusconi -. È stato trovato pieno accordo su un’organizzazione societaria che prevede due ad: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell’attività sociale». La nota si conclude così: «Berlusconi promette di essere più vicino alla società e alla squadra».
Presto verrà indetto un cda straordinario per cambiare l’organigramma, poi si aspetterà l’assemblea generale di aprile per capire se Berlusconi terrà fede a quanto detto a Galliani. Sarebbe infatti decaduta la possibilità di un suo addio ad aprile e prenderebbe corpo l’ipotesi di una permanenza pluriennale. E infatti il dirigente in tarda serata ha commentato: «Per restare al Milan ho rinunciato ad offerte molto importanti, la mia è stata una scelta di cuore». I suoi buoni propositi si sono poi trasformati in una telefonata a Barbara in cui è stata espressa «la volontà di andare avanti insieme per far felice il padre».
L’ascia di guerra al momento è seppellita, anche se l’entourage della figlia del Cavaliere non ha confermato la tempistica della convivenza. Gli equilibri restano delicatissimi e in tanti sperano di trarne beneficio. Con il passare delle ore si sono sprecate le indiscrezioni: la presenza del contabile Bruno Ermolli durante la cena di Arcore, ad esempio, sarebbe servita a quantificare la cifra di un’eventuale buonuscita. L’addio costerebbe più di 35 milioni. Di fronte a una cifra così alta l’orizzonte ha iniziato a schiarirsi ed è diventato palese che la separazione non conveniva a nessuno. O quasi.