Flavia Amabile, La Stampa 1/12/2013, 1 dicembre 2013
WELFARE TROPPO CARO, 400.000 ANZIANI ALL’ESTERO
Ci sono i cervelli in fuga perché non trovano lavoro e ci sono gli anziani che emigrano fuori dai confini italiani alla ricerca di luoghi dove sanno di poter vivere meglio.
L’Italia è un Paese sempre meno attraente e persino gli over 65 con le pensioni sempre più basse, e i servizi sempre più cari, abbandonano la nave e vanno altrove. La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ha presentato i primi dati sul nuovo fenomeno della migrazione sanitaria degli anziani: sono già 400 mila gli anziani italiani che vivono all’estero, per lo più in Stati vicini come Spagna, soprattutto Canarie, Slovenia, Malta, Cipro e, di recente anche Irlanda e Paesi dell’Est.
Il fenomeno è cresciuto del 20% negli ultimi 5 anni e interessa soprattutto pensionati che percepiscono meno di 1000 euro al mese dall’Inps. Ci sono oltre 270mila anziani che hanno una pensione fra i 650 e i 1000 euro, poco meno di 130mila fra i 1000 e i 1500 euro. Siamo ben lontani dai famigerati «pensionati d’oro», si tratta di persone che, invece, non riescono a vivere nel nuovo scenario economico fatto di crisi, prezzi e servizi alle stelle e il bisogno di cure mediche che in patria sempre meno a buon mercato. Tutto questo spinge tanti a pensare a un’alternativa all’estero «magari in un Paese non troppo lontano o che sia affine all’Italia per cultura», spiega Giuseppe Paolisso, presidente della Sigg. Spagna, Slovenia e Malta hanno assistenza sanitaria ancora sostenibile. Alle Canarie, dove vivono circa 20 mila italiani che hanno più di 65 anni, le cure mediche sono garantite come nel resto dell’Unione Europea e si può stipulare una polizza privata con copertura pressoché totale spendendo dai 40 agli 80 euro al mese. Il costo della vita è molto più basso, perché l’Iva è al 4% su tutto, inoltre con i voli low cost figli e nipoti possono arrivare facilmente in visita ai nonni.
Lo stesso vale per altri Paesi dell’Est o l’Irlanda. Il costo della vita in queste nazioni è circa un terzo rispetto all’Italia: gli anziani italiani l’hanno capito e partono, soprattutto quelli di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
Nella sola Lombardia negli ultimi 5 anni gli over 65 che si sono trasferiti a vivere all’estero sono passati da 24000 a 29000, con un aumento del 20%, spiega Paolisso.
D’altra parte l’Italia non sembra in grado di offrire nulla nemmeno nell’immediato futuro: l’assistenza pubblica è inadeguata, una famiglia su tre non può più permettersi una badante il costo della vita aumenta e le pensioni restano al palo, come viene ricordato dalla Sigg. In questa situazione chi può scappare altrove, dove i soldi a disposizione possono bastare. La società di Geriatria avverte però di fare attenzione: non sempre le cure disponibili in alcuni di questi Paesi sono di un livello accettabile. «Il rischio di scegliere cure low cost che siano anche di scarsa qualità è dietro l’angolo» conclude Paolisso.