Notizie tratte da: Vittorio Feltri, Gennaro Sangiuliano # Una repubblica senza patria # Mondadori Milano 2013 # pp. 294, 19 euro., 2 dicembre 2013
LIBRO IN GOCCE NUMERO 107
(Vittorio Feltri - Gennaro Sangiuliano, «Una repubblica senza patria»)–
(vedi anche biblioteca in scheda 2256819
e database libro in scheda 2255124)
Come gli italiani crearono l’Italia
Paura
«La fusione coi Napoletani mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso» (Massimo d’Azeglio).
Province
«In Italia ci si detesta da provincia a provincia, da città a città, da famiglia a famiglia, da individuo a individuo» (il cancelliere von Metternich).
Stranieri
Nel 1861 in Italia esistevano 2.521 km di ferrovie, in Francia 4.000 km, in Germania 11 mila, nel Regno Unito 16.666. Nel 1871 in Inghilterra lavorava in agricoltura il 35% della popolazione, in Italia il 70%. Le prime grandi banche che nascono in Italia sono condizionate dal capitale straniero: nel 1894 la Banca Commerciale Italiana nasce con capitali tedeschi, austriaci e svizzeri; nel 1895 il Credito Italiano nasce con capitali svizzeri.
Tutti a cena
Quando il 7 settembre 1943 due ufficiali americani, in tutta segretezza, giunsero a Roma per concordare i termini di un’operazione militare per difendere Roma, trovarono il comandante della difesa della capitale, il generale Carboni, a una festa; Badoglio che dormiva (aveva dato disposizioni di non essere disturbato); il generale Ambrosio a Torino per un trasloco; Roatta a cena. Furono intrattenuti da un colonnello che non conosceva una parola d’inglese e che pensò bene di portarli a cena.
Vittoria
L’armistizio raccontato da Curzio Malaparte in «La pelle»: «Tutti ufficiali e soldati facevano a gara a chi buttava più “eroicamente” le armi e le bandiere nel fango… Finita la festa, ci ordinammo in colonna e così senz’armi, senza bandiere, ci avviammo verso i nuovi campi di battaglia, per andare a vincere con gli Alleati questa guerra che avevamo già persa con i tedeschi… È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra sono buoni tutti, non tutti sono capaci di perderla».
Baraccati
Subito dopo la guerra, il 21 per cento della popolazione vive in soffitte o baracche, solo il 54 per cento degli italiani possiede un paio di scarpe, il 65 per cento consuma carne solo occasionalmente, ecc. (dalla relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla miseria).
Boom
Tra il 1958 e il 1963 il Pil italiano cresce del 138 per cento.
Oscar
Nel 1960 una giuria di economisti interpellata dal Financial Times assegna alla lira l’Oscar della moneta più salda tra quelle occidentali (Star currency of the year).
La vita
«Prima vedevamo la vita come qualcosa di teso e guerreggiato, adesso la vediamo invece come uno spettacolo nelle grandi linee prevedibile e rassicurante» (Italo Calvino, Tempi moderni luglio 1961).
Borghesi
«Una domenica del 1950 fui convocato da Leo Longanesi nella sua casa editrice a Milano. L’occasione era solenne: l’annuncio a me, a Giovanni Ansaldo, a Elena Canino e a Henry Furst della nascita del “Borghese”. Si lanciò nella descrizione del prototipo del borghese di cui dovevamo assumere la difesa: nascita, educazione, modi, costumi, ideali, valori. “Ma questo borghese - obiettò dubbiosa la Canino - quando è esistito?”. “Mai”, rispose Leo. “Dobbiamo inventarcelo”. Nacque così alla Longanesi la battaglia più anticonformista di quegli anni» (Indro Montanelli).
Piccoloborghesi
Pier Paolo Pasolini, che su Valle Giulia scrive la poesia Il Pci ai giovani, in cui si schiera dalla parte dei poliziotti celerini: «Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo si dica ancora nel linguaggio delle università) il culo. Io no, amici. Siete paurosi, incerti, disperati, (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli dei poveri. Vengono da periferie, contadine o urbane che siano».
Ore perse
Nel ’68 si sono perse 96 milioni di ore di lavoro, a fine ’69 le ore perse saranno 520 milioni.
Dogmi
Scriverà Giorgio Bocca che il padre del terrorismo è il cattocomunismo perché «è cattolico e comunista il bisogno di risposte definitive, il rifiuto del dubbio, la sostituzione del dovere ragionato con la fede, il bisogno di chiesa, di autorità, di dogma» («Il terrorismo italiano 1970-1978», Rizzoli, 1978).
Il rapimento
«Per comprendere il clima di quel periodo, racconterò del giorno in cui fu dato l’annuncio del rapimento di Aldo Moro in un cinema di Bergamo. Uno dei responsabili del cinema interruppe tutto e spiegò che c’era stata un’azione terroristica, con la quale le Br avevano rapito il presidente Dc e ucciso i cinque uomini della scorta. La platea ascoltò e reagì con un’ovazione. Proprio così, un’ovazione» (Feltri).
Socialista
Vittorio Feltri, assunto nel 1974 dal Corriere per errore: «Pensavano fossi socialista».
Notizie tratte da: Vittorio Feltri - Gennaro Sangiuliano, «Una repubblica senza patria», Mondadori, € 19.