Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore 30/11/2013, 30 novembre 2013
BANCHE, IN ITALIA 109 STIPENDI D’ORO
LONDRA La City batte tutti: i banchieri piú pagati d’Europa sono in Gran Bretagna. Secondo un rapporto pubblicato ieri dalla European Banking Authority 2.714 persone impiegate nel settore finanziario hanno guadagnato più di un milione di euro all’anno nel 2012, per la precisione una media di un milione e 951mila euro, un aumento di oltre un terzo rispetto al 2011. In Italia invece i «superstipendiati» portano a casa 1 milione e 651mila euro in media ma sono solo 109, di cui 47 lavorano nell’investment banking, dieci nella gestione fondi e una manciata nel settore retail.
La Gran Bretagna svetta anche in confronto alla Germania, che ha un totale di 212 banchieri ricchi con stipendio medio di un milione e 558mila euro; alla Francia, con 177 superpagati e una retribuzione media di un milione e 556mila euro; e anche alla Spagna, che ha solo 100 banchieri al top del reddito, i quali però portano a casa uno stipendio superiore perfino a quello dei colleghi britannici: ben 2 milioni e 168mila euro di retribuzione media annua a testa. Paradossalmente a guadagnare più di tutti sono i banchieri di Cipro, che ha ricevuto un salvataggio pieno in ampia misura dovuto allo stato disastroso delle sue banche. I «paperoni» delle banche di Nicosia sono solo tre, ma mediamente nel 2012 hanno percepito 2 milioni 200 mila euro.
In totale sono 3.589 i banchieri europei che nel 2012 hanno guadagnato più di un milione di euro all’anno, l’11% in più dell’anno precedente. In dieci Paesi membri dell’Unione però, dalla Bulgaria alla Slovenia, dall’Estonia alla Repubblica Ceca, neanche un banchiere supera la soglia del milione di euro, mentre in Grecia ce n’è solo uno. Su tre milioni di persone impiegate nel settore finanziario nella Ue, i superstipendiati rappresentano una minuscola élite, pari allo 0,1%, che lo scorso anno ha portato a casa un totale di 6,6 miliardi di euro, 5 dei quali in bonus.
I bonus dei banchieri britannici sono aumentati di un terzo nel 2012 e sono ora quasi il quadruplo del loro stipendio, in netto contrasto con i limiti imposti da Bruxelles. A partire dal prossimo anno infatti i premi e incentivi non potranno superare lo stipendio annuo, arrivando a un massimo del doppio della retribuzione annua solo con l’approvazione esplicita del consiglio di amministrazione. La European Banking Authority (Eba) sta mettendo a punto le regole definitive su chi sarà colpito dal tetto sui bonus, che verranno rese note entro gennaio. Una prima stesura prevede che verranno presi nella rete tutti quelli che guadagnano più di 500mila euro all’anno.
Dato che più di tre quarti dei superstipendiati d’Europa sono in Gran Bretagna - la grandissima maggioranza nell’investment banking - il giro di vite Ue andrà a colpire sopratutto la City e dintorni. Le banche stanno già studiando escamotage per aggirare la nuove restrizioni ai bonus, come il pagamento di indennità e gratifiche mensili che non sono considerati premi o incentivi e che non contano ai fini della pensione.
Il rapporto pubblicato ieri, ha fatto sapere l’Authority, «fa parte di un lavoro svolto dall’Eba mirato a incoraggiare comportamenti prudenti e l’assunzione di rischi sostenibili nel settore bancario Ue», in linea con la direttiva Ue 2010/76/Ce sul riesame delle politiche remunerative da parte delle autorità di vigilanza. Spetta alle autorità nazionali raccogliere i dati sulla retribuzione dei banchieri che guadagnano più di un milione di euro all’anno, per poi passarli all’Eba che li confronta e analizza.