F. Sch., La Stampa 29/11/2013, 29 novembre 2013
HO DONATO IL MARCHIO MA NON ENTRO IN NCD
[Italo Bocchino]
«Nuovo centrodestra è un marchio che funziona perché dice tutto in due parole». A fare questa considerazione è il primo che depositò quel nome, nel 2011: Italo Bocchino, ex deputato fedelissimo di Fini e tra i principali protagonisti dell’avventura di Fli. Un paio di giorni fa, però, come ha reso noto l’ufficio stampa della neonata formazione politica, lo ha ceduto con un atto di donazione ad Angelino Alfano.
Perché questa donazione?
«Non c’era nessuna ragione per non farlo, non vedo perché avrei dovuto fare ostruzionismo alla nascita di un nuovo centrodestra. Potevo tenermi il marchio senza utilizzarlo, ma avrei reso sterile l’idea. O chiedere un corrispettivo economico, ma non avrei fatto onore alla mia storia. Così ho fatto una donazione».
Ma perché lei aveva depositato questo nome nel 2011?
«Perché, pensando al futuro, ritenni che nuovo centrodestra fosse il nome migliore con cui rivolgersi a un elettorato moderato: da una parte sottolinea che si hanno piedi ben piantati nel centrodestra, dall’altro “nuovo” serve per chiarire che si è proiettati nella terza Repubblica».
Ha avuto contatti direttamente con Alfano?
«Certo, l’atto è stato firmato da noi due davanti a un notaio. Ma che ci vediamo non è una novità: viviamo nello stesso palazzo e i nostri figli vanno a scuola insieme fin dalle elementari… Infatti il marchio cambia titolare, ma non indirizzo».
Potrebbe entrare a far parte anche lei di questo Nuovo centrodestra?
«Assolutamente no. Io ho fatto il mio percorso politico, ha avuto un risultato diverso da quello che ci aspettavamo, da febbraio scorso sto fermo, faccio altro. Questo è il progetto politico di Alfano, io non c’entro niente».
[F. SCH.]