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 2013  novembre 28 Giovedì calendario

PARLO DELLA “FUGA DI CERVELLI” MA NON PRENDETEMI SUL SERIO


[Paolo Ruffini]

La sua grammatica quotidiana è più o meno questa: “Sì, piacere sono Paolo Ruffini. Sì, conduco Colorado. Sì, conosco Belén. Co-m’è Belén?”.
E quale è la sua risposta?
Ne ho una standard: è chiusa in macchina, la devo ancora gonfiare. Questa di solito piace...
Mentre quella reale?
Che è molto simpatica, le ho anche insegnato a cucinare gli spaghetti con le polpette. Sul piano fisico non mi interessa, sono anche sposato! (Belén esclusa, Paolo Ruffini è un ragazzo di 35 anni nato a Livorno. Qualche pubblicità, poi un provino per Mtv e da lì parte la sua carriera. Film, doppiaggi, televisione, fama, successo e tutto l’immaginario collettivo. Fino alla regia di “Fuga di cervelli”).
Non le interessa! Sua moglie sarà contenta...
Un giorno Claudia mi fa: “Se te la trombi ti do una medaglia”.
Perfetta goliardia livornese.
Le mie radici: posso girare il mondo, abitare ovunque, ma quella è casa mia.
Gli amici di un tempo cosa le chiedono della sua vita?
Ora non molto, prima tutte le informazioni rispetto a chi incontravo sul set: De Sica, la Ferilli, Ghini. Tutti.
Magari pure Julia Roberts.
Oddio che figuraccia ho fatto con lei!
La ascoltiamo...
Ammetto, non parlo molto bene l’inglese. Anzi, non strappo quasi una parola. La vedo, mi avvicino, le stringo la mano e le faccio: “Ahi Julia, what’s your name”.
Le ha chiesto il nome! Perfetto...
Sì, non male come inizio.
Passioni fuori dal set?
Cinema, cinema e ancora cinema . Compravo in continuazione libri dedicati a film e registi, quasi mai letto altro.
Ha anche fondato il “Nido del cuculo” dove doppia celebri pellicole in dialetto livornese.
Un gioco partito anni fa: in Taxi driver faccio dire “Pisa merda” a Robert De Niro.
Quasi blasfemo.
Livornese puro. Sono riuscito anche a esportare il “puppa”.
Prego?
È tipo la “supercazzola” di Amici miei, una sorta di sport a Livorno.
Ce lo spieghi...
Se giri in città non è difficile incontrare qualcuno, anche uno sconosciuto, che ti rivolge la parola, ti fa una domanda e senza farti capire il significato. Appena fai “eh” per ottenere una spiegazione, lui risponde “puppa” e se ne va.
E come ha esportato tale sport?
In diretta televisiva lo hanno subito sia Luca Giurato che Belén.
Livorno è famosa per la sua anima politica.
Alt! Di politica e calcio non mi interesso: preferisco puntare su passioni che possono includere rispetto a quelle che creano esclusione. E comunque queste due scelte non mi hanno creato traumi: trombavo lo stesso.
Felici per lei...
Comunque oltre al cinema la mia grande passione sono il cibo e il vino.
Il suo film sta andando molto bene: cosa ci fa con i soldi?
Ci pago le tasse.
Bene, oltre le tasse?
Resta poca roba, tocchiamo il 60 per cento di imposte.
Colpa della politica. Zalone ha incassato quasi 50 milioni di euro...
Io mi accontento se arriviamo a 4,4. Credo che se non ti fai troppe aspettative nella vita, tutto ciò che arriva è unico e imprevedibile. Quindi va bene 4,4.
Parla ai giovani ma non sogna...
Ma no, anche in questo sono livornese, gioco con la vita senza prendermi troppo sul serio. La conosce la barzelletta su Gesù?
Dipende quale.
Un livornese vede Gesù camminare sulle acque e fa all’amico: “Guarda lui, non sa neanche nuotare!”.
Tra i suoi tatuaggi c’è quello di Peter Pan.
Vero. Ma con il tempo ho cambiato opinione su di lui: una volta pensavo fosse un figo, ora credo sentirsi ragazzino su un’isola deserta non sia un granché. Meglio avere il coraggio di confrontarsi in altre realtà, dove puoi soppesare chi sei, rapportarti. Eppoi l’altro ieri ho compiuto 35 anni, i migliori della mia vita: ho quasi le stesse passioni e abitudini di un tempo, ma con maggiore consapevolezza.