Marina Cappa, Vanity Fair 27/11/2013, 27 novembre 2013
COME LO FANNO LE AFRICANE?
La versione soft: dopo l’amore devi dire «Grazie marito, ben fatto!», e applaudire battendo le mani per terra. La versione hard: «Se vuoi il piacere, non devi essere timida. Non lasciare che lui ti infili il pene direttamente, prendilo in mano, sfregalo sul tuo clitoride, su e giù, massaggialo e inseriscilo tu, iniziando a muovere i fianchi come nella danza del ventre; dimenticherai chi sei, i tuoi occhi si metteranno a roteare, e insieme toccherete l’estrema dolcezza».
Non e un film porno, Among Women, dell’olandese Kim Brand, 26 anni. È un documentario (sarà presentato il 1° dicembre al Festival dei popoli) sulle donne africane. In un villaggio dello Zambia, prima del matrimonio le ragazze vengono iniziate a segreti e trucchi del sesso in una «dark house» dove restano chiuse una settimana in compagnia della «maestra» e di altre donne. Gli uomini non sono ammessi. Spiega la regista che durante le riprese alcuni maschi hanno provato a spiare dalle finestre, ma «le donne se ne sono accorte, li hanno portati dentro, spogliati e canzonati sulle loro “misure”». Certo, quando poi si sposano magari queste ragazze vengono picchiate dai mariti e non hanno i mezzi per lasciarli. Però, adesso che hanno visto il film di cui sono protagoniste iniziano a porsi domande e insieme cercano soluzioni. In compenso, anche Kim da loro ha imparato qualcosa: «Ho sempre avuto pudore del mio corpo, non mi è mai stato insegnato nulla, con le amiche non parlo di esperienze sessuali. Queste donne invece, che celebrano il rito di passaggio tutte insieme e ballano a seno nudo e si scambiano confidenze intime, mi hanno insegnato ad amare il mio corpo (e a danzare muovendo i fianchi)».