Fiamma Satta, Vanity Fair 27/11/2013, 27 novembre 2013
GIULIA E BRIAN: SE LA LEGGE (NON) E’ UGUALE PER TUTTI
Quanto costerebbe allo Stato far aggiungere tre letterine a ogni scritta presente nelle giustizia «La legge è uguale per tutti»? Nauseati dai deprimenti affari italiani, sognavamo cambiamenti? Eccone uno: La legge non è uguale per tutti. Un’ennesima prova? Non vengono assegnati gli arresti domiciliari a Brian Gaetano Bottigliero, il 25enne detenuto dal 2011 a Regina Coeli. Affetto da insufficienza renale cronica, sottoposto a dialisi tre volte a settimana, in attesa di un processo di appello, ma soprattutto di un trapianto, è dimagrito 18 chili da quando è entrato in carcere. I malati gravi come lui hanno sacrosanto bisogno e umano diritto a un’assistenza sanitaria adeguata, incompatibile con il regime detentivo. Temono un pericolo di fuga? Una persona così debilitata e provata fisicamente e psicologicamente non avrebbe la forza nemmeno, chessò, di andare a fare shopping come ha fatto Giulia Ligresti proprio dopo l’assegnazione dei domiciliari... Di lei si era preoccupata la ministra Cancellieri, di Bottigliero si sta occupando molto seriamente il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani. Speriamo riesca a far acquisire ai detenuti malati gravi il diritto di farsi curare come si deve. Come SI DEVE, appunto.