Maurizio Galdi, La Gazzetta dello Sport 28/11/2013, 28 novembre 2013
L’ESTREMA DESTRA DOMINA NELLE CURVE ITALIANE
La Gazzetta dello Sport ha già ricostruito nei giorni scorsi la mappa del tifo ultrà in Italia. Il mondo ultrà ha una precisa connotazione anche politica e territoriale, ma spesso anche «destra e sinistra» si uniscono sotto la stessa fede calcistica. Il razzismo spesso li contraddistingue e ultimamente la lotta allo Stato si è «cristallizzata» nella discriminazione territoriale e nell’«obbligare» il Giudice sportivo a chiudere settori degli stadi. Il vicequestore aggiunto dell’Ucigos, l’ufficio del Viminale che coordina il lavoro delle Digos, Carlo Ambra, ha fatto all’Adnkronos una fotografia del tifo organizzato in Italia. Dall’inizio del stagione calcistica 2013-14, su un totale di 63 persone arrestate dalle forze dell’ordine, 43 sono attribuibili all’attività delle «squadre tifoserie». E di fronte a 550 denunce dal fischio d’inizio dei campionati, 393 sono frutto del lavoro del team coordinato dall’Ucigos.
Risultano attivi 388 gruppi ultrà, composti da 41.120 supporters – spiega il vicequestore Ambra –. Di questi 388, 45 sono di estrema destra, 15 di estrema sinistra e 9 «misti». Di destra 17 sono in serie A, 18 in B, 6 in Prima divisione e 4 in Seconda. I 15 di estrema sinistra sono 3 in serie A, 4 in B, 5 in Prima divisione e 3 in Seconda. Mentre ci sono 5 misti in serie A, 3 in B e uno in Prima divisione.
Quanto alla distribuzione dei gruppi per regione, «la maglia rosa va alla Lombardia, con 56 gruppi. A seguire la Campania con 50; Liguria e Toscana ne hanno 42, mentre il Piemonte ne conta 32. Ce ne sono 29 inoltre in Sicilia e 24 in Veneto». Nello scorso campionato, spiega ancora il vicequestore «si sono sciolti 30 gruppi, a fronte di 22 che si sono creati ex novo». Tra le cause della “scissione”, la fa da padrone in 14 casi il venir meno degli aderenti. In 7 casi si sono disgregati per conflittualità interna, in 3 casi per protesta al programma della tessera del tifoso. E in altri 3 casi a seguito di attività repressiva. In un solo caso si è registrata una fusione tra club».
Nella scorsa stagione calcistica, dicono ancora i dati della relazione dell’Ucigos, per violazione della Legge Mancino (quella che punisce principalmente i cori razzisti) sono state arrestate 3 persone, 15 le persone denunciate. «Le tifoserie che più si sono messe in evidenza per questi aspetti – sottolinea Ambra – sono quella della Lazio, con 8 episodi, seguiti dalle tifoserie di Juventus (3 casi) e Roma (2 casi)». Sono stati 18 gli episodi di cori razzisti. La quasi totalità si è concretizzata con il «buuu». Ben 50 gruppi ultrà su 338 distribuiscono fanzine, sorta di riviste-opuscoli, che si possono trovare anche sul web. «Le squadre tifoserie delle questure – conclude Ambra – sono un altro tassello nella costruzione di quella sicurezza partecipata che è l’obiettivo primario delle forze di polizia».