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 2013  novembre 27 Mercoledì calendario

COME RIUSCIRE A FARSI IL VINO


Dagli Stati Uniti arriva l’invenzione per farsi il vino in casa. L’apparecchio si chiama WinePod ed è un cilindro d’acciaio simile a uno shaker. Soltanto che è alto 1,2 metri. Basta riempirlo di uva e la macchina, collegata a un computer, si mette in funzione: gli acini vengono pressati automaticamente e, dopo qualche mese, è possibile raccogliere l’equivalente di 48 bottiglie.
L’idea è venuta a Greg Snell, 47 anni, che ci aveva già provato nel 2007 ottenendo fondi da un venture capital e l’interessamento da parte di 150 acquirenti.
Ma poi, con la crisi globale, Snell fu costretto a mettere da parte le sue ambizioni. Ora è tornato alla carica e ha deciso di puntare sulla Cina, dove il vino sta riscuotendo un successo crescente. L’inventore del WinePod, che costa 4.500 dollari (circa 3.300 euro), ha aperto un ufficio a Shanghai e conta di vendere qualche centinaio di esemplari l’anno prossimo.
Dal punto di vista qualitativo, secondo Neil Cammies, esperto di vino per il giornale Western Mail (Galles), questo macchinario non può avere la pretesa di creare un prodotto strutturato o pregiato, ma è destinato a chi si accontenta di un vino semplice. In più, secondo altri osservatori, rivolgersi al mercato cinese non è una scorciatoia, perché anche nel paese asiatico la competenza e la professionalità sono in miglioramento e sempre più consumatori vogliono bere vino di un certo livello.