Paolo Pejrone, La Stampa 26/11/2013, 26 novembre 2013
PROFUMO DI MONTAGNA
Un giorno di giugno, attirato dalla bellezza veramente speciale e dal profumo intenso, ho fatto quattro passi in valle Roya, vicino al Tunnel del Colle di Tenda: timi, maggiorane, ginepri e lavande la facevano da padroni. Arrostite dal sole d’alta montagna le piante aromatiche davano all’intorno del loro meglio: è bastato coglierne poche foglioline per dare anche all’automobile un forte profumo «di montagna» (in questo caso molto simile a quello, intenso, di alcuni piatti di cucina genovese!).
La lavanda, quella di montagna, ha quel meraviglioso profumo che soltanto «quelle» lavande hanno: nate, cresciute in posti sassosi, ghiaiosi e poveri, menano una vita delle più grame e dure. Frastornate dalla impietosa quotidiana esistenza, accumulano nelle foglie e nei fiori le loro profumate e fortissime essenze.
La selezione di lavande da giardino (e di quelle da essenza) si è molto sviluppata da un secolo, non solo, in Provenza, famosa, appunto, per i suoi estesi lavandeti, ma anche in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone ed in Italia.
Alcuni anni fa, andando per vivai, ebbi la fortuna di imbattermi in uno dei più raffinati e seri. Il vivaio di Venzano, «cresce» in uno dei posti più belli ed ariosi dei dintorni di Volterra. I vivai (ed i proprietari) sono speciali e rari, seri ed intelligenti.
Tutte le piante aromatiche più belle e più rare non solo del Mediterraneo, vi erano studiate, riprodotte e proposte alla vendita. E le lavande sono le primedonne assolute: a suo tempo non potei esimermi di comperarne molte, a campione. Le piantai qui in giardino e velocissime crebbero rigogliose.
In posti caldi come il mio piccolo cortile ebbero una crescita talmente veloce da coprire il terreno a loro assegnato con una tale assiduità e completezza da sorprendere e superare qualsiasi aspettativa.
Velocemente come erano cresciute alcune deperirono: era il posto forse troppo caldo d’estate o troppo freddo d’inverno? Altre invece furono felici per molti anni. Tutto dipendeva, evidentemente, dalla rusticità e dalle attitudini ai posti delle varietà e specie scelte.
Per scegliere bene, può venirci in aiuto libro «Lavande», scritto da Patrizia Verza Ballesio, per Calderini editore: è un libro preciso, esauriente e necessario per chi voglia entrare nel mondo profumato (e quasi segreto) delle lavande passando dalla porta principale, e soprattutto per avere, con sicurezza, un giardino profumato, a lungo.