Tommaso Ciriaco, la Repubblica 26/11/2013, 26 novembre 2013
E IL DILUVIO DI “MISTER” SCATENA L’IRONIA SUL WEB
Dai tempi dei duetti con George W. Bush, l’inglese non è il suo forte. Ecco allora che la conferenza stampa di Silvio Berlusconi, il monologo per illustrare le «clamorose rivelazioni» capaci di riaprire il processo Mediaset, si trasforma in un’azzardata incursione linguistica in territorio ostile. Un diluvio di «mister » e «miss», una pronuncia zoppicante che finisce in un baleno nel mirino del web. Ed è subito “Silvio remix”, rap irriverente e non autorizzato dell’ex premier.
Lo spunto è ghiotto. E infatti la Rete si scatena. Neanche il tempo di chiudere l’incontro sulla stampa che sui siti, a partire da Repubblica.it, primeggia per click il videoblob del Cavaliere. Un montaggio che mette in fila le decine di «mister Berlusconi» e «mister Agrama» racchiuse nelle carte americane.
Barcolla sulla pronuncia di “United states”, il leader di Forza Italia. Incespica sul “board”, cade su «finance». Ogni tanto fanno capolino anche «mister Gordon» e «Mister Chan», mentre solo per un attimo un lapsus del Cavaliere trasforma «mister Berlusconi» in «dottor Berlusconi». L’ironia, irrefrenabile, rompe gli argini e conquista anche i social network.
Twitter cinguetta per l’intero pomeriggio sul tema. Gli hashtag #misterBerlusconi e #misterAgrama si contendono la sfida. E lo sfottò diventa martellante. Scrive ad esempio Isotta: «E venne #MisterAgrama che picchiò #MisterChan che morse #MisterGordon che mangiò #MisterBerlusconi che al mercato mio padre comprò».
In pochi, almeno su Twitter, credono che le carte made in Usa possano cambiare il corso della storia. Piuttosto, impietosamente insistono nel deridere il leader di Arcore: «La Paramount Picture - scrive Omar - presenta: ......’Mister Berlusconi alla ricerca delle carte perdute’». E anche l’incedere incerto nella pronuncia inglese diventa oggetto di scherno.
L’utente Hagakure ricorda un altro sgambetto anglosassone al Cavaliere, quel “Google” che Berlusconi storpiò in “Gogòl”. E twitta: «Però ’Mister’ lo pronuncia bene. Mica come ’gogol’». E Giada: «Se Berlusconi parla così anche a mister Allegri, si spiega il caos Milan». Oppure un altro: «Secondo me delle nuove sette testimonianze quella che ribalterà tutto sarà quella di Cucciolo ».
Il rap berlusconiano diventa sui social la “decadance” di Silvio. L’utente Gery cinguetta, crudele: «Poi leggerà la letterina a Mister Babbo Natale». È un diluvio di commenti, qualcuno azzarda anche un parallelo storico: «Berlusconi - scrive Antonello sembra il Mussolini di Salò che attende l’atomica di Hitler». E un altro: «Si impappina con le parole con la Nuova Supercazzola». Telegrafico e scortese, da ultimo, è Giuseppe: «Mister Berlusconi. Ha rotto i c...».