Fulmini 28/11/2013, 28 novembre 2013
FEDE «Valentino è convinto di poter tornare campione in MotoGp. Ma io non sono un uomo di fede. Tra lui e Lorenzo ci sono quattro decimi» (Jeremy Burgess, ex capomeccanico di Valentino Rossi)
FEDE «Valentino è convinto di poter tornare campione in MotoGp. Ma io non sono un uomo di fede. Tra lui e Lorenzo ci sono quattro decimi» (Jeremy Burgess, ex capomeccanico di Valentino Rossi). SIGNORE «Vettel a Maranello? Le vie del Signore sono infinite, ma i piloti ora non sono un problema» (Luca Cordero di Montezemolo). MATEMATICA «Il mio basket è quello dei dati di fatto, credo molto nelle cose evidenti, o almeno che lo sono per me. Ho un approccio matematico, certe volte è algebra, altre geometria, non ci sono se e ma, solo dati certi» (Zare Markovski, allenatore del Venezia). MENTE «Come tennista credo che il mio colpo migliore sia il servizio, come uomo… Se mi guardo allo specchio non mi piaccio tanto. Ma sono sempre allegro e divertente, da quando mi alzo dal letto a quando vado a dormire, mi godo la vita. Segreti? No. Forse la mente, ecco» (Radek Stepanek). VITA PRIVATA «Sono cose che accadono. In questi casi bisogna tenere separati sport e vita privata. È stato un momento difficile, complicato. C’era e c’è una figlia da gestire. Chi mi vuole bene mi è stato vicino. E conoscere Silvia, la mia attuale compagna, mi ha aiutato tantissimo a non trasferire i problemi sul campo» (il capitano dello Stade Francais e della nazionale azzurra di rugby Sergio Parisse, parlando della recente separazione dalla moglie Alexandra). ALTRO «I ritiri troppo lunghi può essere controproducente. Un giocatore per stare bene a un certo punto ha bisogno anche di tornare a casa, vedere i suoi figli e pensare ad altro. Anche un allenatore deve uscire dall’ambiente di lavoro tutti i giorni. Se non ha possibilità di allargare le sue conoscenze non può crescere» (Rudi Garcia). SECONDO «Da sei anni vivo in panchina. Ci chiamano “secondo portiere” ma io non mi sono mai sentito secondo a nessuno. C’è stato un anno in cui, quando ero a Firenze, avrei potuto andare a Parma a fare il titolare, ma la società mi bloccò» (il portiere del Cagliari Vlada Avramov). ANTICHITA’ «Agli inizi della carriera guardavo i compagni di 34 anni e mi sembravano reperti dell’antichità. Perciò adesso non voglio sapere cosa pensano i giovani di me» (Ryan Giggs). PAZZO «Sono vecchio e saggio, ma allo stadio farò sempre scene da pazzo. Perché sono un tifoso e non lo dimentico» (Adriano Galliani, che potrebbe lasciare a breve la dirigenza del Milan).