Aldo Grasso, Corriere della Sera 24/11/2013, 24 novembre 2013
QUELLE BEATE E CONVINTE GAFFE IL TEMA DI LARA NEI SALOTTI TV
Il tema di Lara. La smania di apparire fa dire qualche sciocchezza di troppo a Lara Comi. Giorni fa, durante il talk show mattutino Agorà, l’europarlamentare del Pdl è intervenuta sulle vittime dell’alluvione: «Come è possibile rifugiarsi in uno scantinato, qui manca un’educazione, l’abc delle norme di sicurezza, come uno che durante il terremoto va in ascensore». Il conduttore Gerardo Greco le ha subito fatto notare che la famiglia di Arzachena rimasta uccisa non si era rifugiata nello scantinato, ci abitava. «Sono stata fraintesa» si è difesa poi la Comi.
Ancora in tv, questa volta su La7 a L’aria che tira. Si parlava del gesto di Umberto Ambrosoli che non ha partecipato al minuto di raccoglimento indetto per Giulio Andreotti dalla Regione Lombardia. «Il gesto di Ambrosoli io non lo condivido per nulla», dice la Comi. A quel punto Massimo Cacciari si scatenava: «Ma vogliamo scherzare? È comprensibile che Ambrosoli sia uscito dall’Aula per non commemorare Andreotti. Ma che ragionamenti sono? Ma lei conosce la storia italiana di quegli anni? Ne ha una vaga idea? Ci sono anche dei libri di storia, sa? Si informi. Anche se è giovane, beata lei, può anche leggere qualche libro». Per la cronaca, Andreotti era quello che di Ambrosoli diceva: «Era uno che se l’andava cercando».
Giovane, beata, carina, accattivante, determinata, la voce squillante e il tono assertivo di chi sa con chi stare, la Comi è molto ricercata dai salotti tv e lei, da Bruxelles, non si tira mai indietro, spesso creando polemiche per interventi avventati e qualche gaffe. Le sue continue comparsate in video stanno suscitando non poche invidie fra le altre predilette del Cavaliere, ma lei tira dritto. C’è chi la descrive come una «maestra del catechismo che diventa amica di famiglia in un secondo» e chi fa notare che «le sue argomentazioni si snodano lungo due binari prestabiliti, una contrapposizione tra “voi di sinistra” e “noi di centrodestra”». Una retorica scontata, superficiale, priva di spessore.
Il tema di Lara: la tv regala grande notorietà, ma è spietata. Le leggi dell’apparire, infatti, ci ricordano che non basta essere intelligenti, bisogna anche sembrarlo.