Paolo Uggé*, Il Giornale 25/11/2013, 25 novembre 2013
RISCHIO PARALISI DEL PAESE IN DICEMBRE
La decisione di Unatras, coordinamento unitario dell’autotrasporto merci, di proclamare il fermo dei servizi a partire dalla mezzanotte di domenica 8 dicembre, sta registrando ampi consensi tra gli operatori del settore stanchi di tante parole e di pochi fatti. Molti gli argomentiche hanno indotto alla decisione: dalla mancanza di controlli per il rispetto delle regole alla riduzione del recupero dell’accisa sul gasolio, tema caldissimo sul quale il governo potrebbe fare all’ultimo retromarcia, come dichiarato dallo stesso premier Enrico Letta.
Forse a far ricredere il governo ha contribuito l’analisi di Confcommercio che dimostra che genere di granchio stesse prendendo l’esecutivo con quella decisione. Se la riduzione compensata dell’accisa per l’au- totrasporto potrebbe valere infatti 200 milioni sul bilancio statale, come sostenuto dal ministero dell’Economia, il danno al fisco potrebbe ammontare al doppio. Nessuno degli esperti del governo ha infatti tenuto conto di quanto succederebbe se il gasolio italiano tornasse a essere il più costoso in Europa. A parte l’incremento dei prezzi di trasporto che si riverserebbe sui cittadini e sui costi per unità di prodotto, si determinerebbe anche lo spostamento dei rifornimenti nei Paesi esteri dove il prezzo è più basso. Chi opera con l’estero non avrebbe convenienza a rifornirsi in Italia, come coloro che hanno le sedi in prossimità delle frontiere.
Quanto incasserebbe in meno lo Stato? Dai dati ufficiali emerge che i litri consumati per i traffici internazionali sono 416 milioni l’anno; in ottobre il gasolio valeva 299,29 euro di Iva e 617,40 di accisa, generando un introito di 382 milioni. E i dati sono il frutto di stime prudenziali. Dopo l’errore sull’algoritmo che ha prodotto perdite nelle quote latte (secondo il quale le mucche producono latte fino a 82 anni!) ecco un nuovo macroscopico sbaglio. Forse il premier dovrebbe intervenire per evitare che il Paese subisca, oltre alle perdite fiscali, il danno determinato da 5 giorni di fermo (9-13 dicembre), interrompendo la consegna di benzina e di generi alimentari.
* Presidente Fai Conftrasporto, vicepresidente Confcommercio e consigliere Cnel