Vanni Zagnoli, il Giornale 23/11/2013, 23 novembre 2013
HO VINTO DIECI MONDIALI E NESSUNO SA CHI SONO
[Silvia Marangoni]
C’è una trevigiana di 28 anni fra le sportive italiane più titolate, peccato che sia sconosciuta. Silvia Marangoni è al decimo titolo mondiale di pattinaggio artistico inline ( a Taipei gli azzurri si sono aggiudicati 14 medaglie su 16 specialità).
Silvia, è la più grande campionessa di ogni tempo?
«Solo il riminese Patrick Venerucci è davanti a me, in coppia arrivò a 11 titoli. Adesso ha 40 anni e segue la figlia Sara, al4˚ successo mondiale».
Il pattinaggio su ghiaccio ha creato personaggi come la Witt e la Kostner. Che differenza c’è,con le rotelle?
«Cambia solo la superficie, salti e trottole in pista non si fanno e viceversa. Fu mamma a portarmi a pattinare, la prima volta avevo 3 anni, eravamo all’aperto e fu subito amore. Ho seguito le orme di mia sorella Susy ma fu amore a prima vista: incise anche la distanza, l’arena ghiacciata più vicina era a 85 chilometri da Oderzo, il mio paese».
Vinse il primo titolo a 17 anni, questo è l’ottavo di fila. Come fa?
«Incide tanto lo staff: l’allenatore triestino Samo Kokorovec, originario della Slovenia, e il vice Andrea Barbieri, il preparatore Michele Petranzan e il coreografo Gabriele Quirini. Mi alleno alla skating Oderzo e 3 volte la settimana vado a Trieste: la mattina faccio preparazione atletica, al pomeriggio con i pattini, 7 giorni su 7 ».
Quanto guadagna?
«Siamo uno sport povero, debbo pagare io tutti. Anche per questo dedico l’alloro ai disoccupati e a tutti gli imprenditori in difficoltà a causa della crisi».
Non le basta lo stipendio di polizia penitenziaria?
«Sono entrata solo da un anno. Per 4 avevo fatto l’impiegata, volevo entrare in questo corpo ma servivano 8 mesi di servizio militare, così mi sono iscritta al concorso di Parma: l’ho passato con il punteggio di 9,9, il 5 agosto 2012, la data più importante della mia vita».
È la stella delle Fiamme Azzurre?
«No, ma è l’unico corpo che prevede il pattinaggio, già annovera Carolina Kostner, Cappellini-Lanotte e Berton-Hotarek. E poi i pugili Clemente Russo e Vincenzo Mangiacapre».
Una pattinatrice quando invecchia?
«Non saprei. Proseguo ancora un paio d’anni, giusto il tempo di battere il primato di Venerucci. Voglio onorare il titolo di commendatore, avuto a febbraio da Napolitano e la promozione ad agente scelto conferita dal ministro Cancellieri ».