la Repubblica 23/11/2013, 23 novembre 2013
CI SONO ANCHE I PREFETTI CHE DICONO DI NO
Paolo Padoin
paopad@libero.it
SONO un prefetto ormai in pensione, che ha servito lo Stato per 40 anni. Ho letto con amarezza le ineccepibili riflessioni di Statera sui rapporti fra Ligresti e i prefetti, a tutti noti, anche al ministero dell’Interno. Soggiorni nei villaggi, incarichi ai figli o ai parenti più stretti. È tutto vero, accertato in sede giudiziale. Assicuro però, e lo so per certo, che qualche prefetto ricevendo l’Ingegnere che aveva chiesto un incontro, all’offerta “se ha bisogno di qualcosa, io vedo ogni settimana il Presidente (Berlusconi)” ha risposto con un cortese “no, grazie, sto bene così”. Lo voglio attestare a difesa dei tanti colleghi che hanno svolto e svolgono con sacrificio e professionalità un compito delicato e difficile. Alcuni di questi prefetti sono stati poi pensionati senza tanti complimenti sotto la gestione Cancellieri; la ministra ha subito coperto i posti vacanti piazzando in posizioni chiave qualche funzionario di sua stretta fiducia. La circolare del Dipartimento della Funzione pubblica che aveva consentito i (pre) pensionamenti è stata poi dichiarata illegittima e annullata dal Tar del Lazio. Il governo, per legittimare ex post il suo operato, ha poi emanato una legge interpretativa con effetto retroattivo.