Lavinia Farnese, Vanity Fair 20/11/2013, 20 novembre 2013
Quando Claudia Mori sorprese la figlia Rosalinda a baciare un’amica, a diciott’anni: «Pianse, mi chiese dove avesse sbagliato, disse: piuttosto che una figlia “così” – ma usò quel termine per me orrendo che è “lesbica” – meglio una stanza vuota
Quando Claudia Mori sorprese la figlia Rosalinda a baciare un’amica, a diciott’anni: «Pianse, mi chiese dove avesse sbagliato, disse: piuttosto che una figlia “così” – ma usò quel termine per me orrendo che è “lesbica” – meglio una stanza vuota. Disse pure che a darmi il resto ci avrebbe pensato mio padre. La punizione fu dura. Mi consegnò anche una lettera di venti pagine che partiva da Adamo ed Eva e dalla religione per decidere che ero un’anormale».