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 2013  novembre 22 Venerdì calendario

IN INDIA, NEGARE IL SESSO AL CONIUGE È UNA «CRUDELTÀ»


Da quello spiegato nel Kamasutra a quello preteso con la forza o negato per onore: il sesso è uno dei demoni più potenti anche in India, in grado di smuovere una società per molti aspetti ancorata ai tabù. Sempre più spesso dibattiti riguardanti il sesso fanno capolino sui giornali, mentre i problemi di coppia abbandonano la sfera privata finendo sulle scrivanie dei giudici chiamati a esprimersi su casi «scottanti». Recentemente una corte di Mumbai è arrivata a sancire che rifiutarsi di avere relazioni sessuali con il proprio partner è un atto di «crudeltà». A negare il sesso alla moglie era un trentenne depresso per aver perso il lavoro e oppresso da una famiglia invadente. Non se la sentiva, era stanco, inventava tutti i giorni delle scuse, ha spiegato ai giudici la 28enne, che ha chiesto e ottenuto il divorzio. I problemi sono nati poche ore dopo le nozze, quando i genitori di lui hanno occupato la stanza nuziale. Non solo. Nei due anni di matrimonio hanno continuato a spingere i neosposi fuori casa, aggravando così le loro difficoltà. «Nessuna delle due parti ha il diritto di privare l’altra delle gioie del matrimonio senza un giustificato motivo» hanno scritto nella sentenza i giudici, spiegando che una condotta del genere equivale a crudeltà. La donna avrà un indennizzo per le violenze subite di 300 mila rupie, pari a circa 3600 euro, una cifra notevole in India.
Recentemente un’altra sentenza ha confermato le aperture sociali: fare sesso prima del matrimonio non solo non è più considerato un reato, ma due persone che «decidono di avere una relazione sessuale, devono essere considerati come marito e moglie». Una rivoluzione, per un Paese dove la maggior parte dei matrimoni è combinato.