L’Espresso 22/11/2013, 22 novembre 2013
CAMBIAMENTI CLIMATICI BUCHI NERI NELL’OCEANO
Mentre le Nazioni Unite riconoscono che il riscaldamento globale è per il 95 per cento causato dalle attività umane, un’altra ricerca ha mostrato che non tutti i fattori in gioco sono ancora noti. In particolare, negli oceani si muovono vortici con diametri fino a 150 chilometri che trasportano acqua calda e salata e potrebbero mitigare l’effetto dello scioglimento dei ghiacci artici.
Questi vortici sono stati finora poco studiati perché gli studiosi non sapevano bene come individuarli. A questo hanno ora pensato George Haller, del Eth di Zurigo e Francisco Beron-Vera, dell’Università di Miami. I due ricercatori hanno messo a punto un modello matematico e l’hanno usato per riconoscere i vortici nelle immagini dei satelliti. È risultato così che hanno una forte somiglianza con i buchi neri, poiché sono circondati da una fascia coerente di fluido in movimento che li separa dall’oceano circostante. Per questo, difficilmente l’acqua in essi contenuta riesce a sfuggire e viene invece trasportata per grandi distanze. Haller e Beron-Vera hanno in particolare studiato gli anelli di Agulhas, il punto più meridionale dell’Africa dove hanno origine per poi spostarsi verso nord, trasportando con loro acqua calda e salata. Grazie alla nuova tecnica, è stato possibile seguire sette vortici per oltre un anno, senza che fosse osservata una perdita di acqua.