Gianni Dragoni, IL 21/11/2013, 21 novembre 2013
POTERI DEBOLI CAMPIONI DEL DEBITO
Attenti ai debiti. Analizziamo le condizioni delle maggiori imprese italiane guardando all’indebitamento, dopo cinque anni di recessione. Con l’aiuto dei dati dell’ufficio studi di Mediobanca sui bilanci del 2012 notiamo che il gruppo più indebitato è l’Enel: 64 miliardi di euro di debiti finanziari. Questi dati sono al lordo della liquidità e dei crediti che le società utilizzano per calcolare l’indebitamento finanziario netto. I debiti “lordi” dell’Enel sono pari al 77,4% del fatturato e al 120,4% dei mezzi propri, cioè il patrimonio netto, la somma di capitale e riserve. Al secondo posto nella classifica dei debiti c’è il gruppo Exor, che controlla Fiat e Chrysler, con 50,1 miliardi di debiti finanziari, pari al 45,2% del fatturato e al 231,1% dei mezzi propri. Al terzo posto le Telecom Italia, 37,3 miliardi di debiti, più dei ricavi (il 129,2%) e dei mezzi propri (162,1%). Quindi Eni con 24,5 miliardi di debiti. Edizione (Benetton) con 19, Snam con 12,6, Ferrovie dello Stato con 11,8, Wind con 9,5, Terna con 9,1 e Finmeccanica con 6,1. Tra questi hanno debiti inferiori al patrimonio solo Eni (il 39% dei mezzi propri) e Ferrovie (32,3%) e si possono perciò considerare in una situazione di solidità patrimoniale. Solo 11 dei 37 gruppi con oltre 1,5 miliardi di debiti finanziari hanno un patrimonio superiore ai debiti: i più solidi sono Costa Crociere, debiti pari al 30,7% dei mezzi propri, Ferrovie (32,3%) e Poste (37,7%). Tra gli altri De Agostini ha 4,8 miliardi di debiti (117,3% dei mezzi propri), Cofide 3,8 (162,4%), Fininvest 3,4 (61,9%), Pirelli 2,4 (102%). Il maggior indebitamento rispetto ai mezzi propri è quello di Wind (790,1%), seguita da Toto Holding che ha 1,6 miliardi di debiti (490,4%) e Terna (325,9%). Questi dati ci mostrano che molti “campioni” nazionali lo sono innanzitutto per i debiti.