Dario Cresto-Dina, la Repubblica 21/11/2013, 21 novembre 2013
IL BANDITO IN BICICLETTA
Il bandito di Narnali non ha un nome e non ha una faccia, non ha un colore e non ha tratti caratteristici. Racconta un cronista della redazione di Prato del Tirreno: «Qualcuno dice che dimostra 30 anni, altri 45. Qualcuno dice che è molto robusto, altri che è magro. Qualcuno che è straniero, altri che è italiano». Sembra scegliere le sue vittime anche per la possibile labilità della loro memoria: molto anziane, soprattutto donne. Grandi spaventi, piccoli sicuri bottini. A Narnali, a San Paolo, dietro le mura del cimitero di Chiesanuova. Si distingue dai ladruncoli comuni del pratese perché non attacca mai le cinesi - obiettivi borsette e catenine d’oro - e perché arriva e se ne va in bicicletta. Qualche sera fa in una lavanderia self-service ha scippato la sorella di Roberto Benigni. Dicono che nelle telecamere a circuito chiuso sono state trovate solo le immagini della sua bici.