Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  novembre 20 Mercoledì calendario

PERCHE’ IL GRANDE FRATELLO STA RICEVENDO TANTI «NO»?


II Grande Fratello è in crisi? Nessuno vuole più entrare nella Casa? I reclusi preferiscono la libertà alla notorietà? Domande più che lecite dopo che alle selezioni per la nuova edizione del Gf, la tredicesima, alcuni papabili hanno detto di no. Ha detto di no Rachid Khadiri Abdelmoula, 26enne marocchino che ha commosso con la sua storia di neo ingegnere al Politecnico di Torino dopo una vita che lui e i fratelli hanno passato a vendere accendini e fazzoletti fuori dagli atenei torinesi. Hanno detto di no due noti blogger (noti ma il loro nome resta per ora ignoto). Ha detto di no Micaela Quintavalle, 33 anni, da giorni agli i onori delle cronache per i suoi interventi di carattere sindacale. Autista dell’Atac, è diventata la “pasionaria dei bus” quando ha “guidato” la rivolta dei suoi colleghi contro la gestione dell’azienda e, soprattutto, quando è apparsa a Piazzapulita, il talk di approfondimento politico condotto da Corrado Formigli a La7.
Il Gf è andato in stand-by per una stagione perché aveva raggiunto il livello di saturazione. Troppo mal gestito negli ultimi anni, troppo poco tempo fra un’edizione e l’altra. Il reality fonda la sua forza nel casting, nell’assortimento dei partecipanti. Che è un’alchimia difficile: bisogna trovare le persone giuste. La scelta degli inquilini è tutto: le storie nascono non soltanto dal vissuto personale ma dall’incontro-scontro fra caratteri diversi. Per questo è necessario trovare persone capaci di interagire fra di loro, altrimenti la macchina drammaturgica si inceppa. La scelta ferale poi è stata quella di abbassare il target di riferimento in direzione di quell’area malefica che è il tronismo. Ormai succede come nel calcio: è possibile cambiare la formazione in corsa. Non tre concorrenti, ma a piacere. Così, il dispositivo delle correzioni in corsa ha impedito ogni forma di fidelizzazione. Delle ultime edizioni, non si ricordano i nomi dei protagonisti, oppure accanto al nome proprio bisogna sempre aggiungere «del Grande Fratello». Comunque, ne siamo certi, il Gf saprà ancora attrarre i suoi “reclusi” perché la voglia di farsi vedere, di trovare la porta d’ingresso che conduce nel mondo della ribalta è ancora grande e insopprimibile.