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 2013  novembre 22 Venerdì calendario

PENA «Quello che so è che non giocherò il Mondiale. E un Mondiale senza di me non vale la pena di essere visto» (Zlatan Ibrahimovic)

PENA «Quello che so è che non giocherò il Mondiale. E un Mondiale senza di me non vale la pena di essere visto» (Zlatan Ibrahimovic). CAMINO «Non penso al Pallone d’oro, ma mia moglie ha già preparato il posto dove sistemarlo: sotto il camino, in salone» (il fantasista francese e del Bayern Monaco Franck Ribery). OSSESSIONI «Non devo rispondere a nessuno perché le mie risposte arrivano sempre sul campo. E lo dimostro ogni anno: credo che segnare 50 gol a stagione non sia alla portata di tutti. Il Pallone d’oro? Non è la mia ossessione» (Cristiano Ronaldo). ECCEZIONE «Mentre Messi è un’eccezione fisica, la sua velocità di tradurre un’azione in gol è legata alla sua statura e alla sua fragilità apparente, Ronaldo è un calciatore del suo tempo, scultoreo, rapido, vitaminizzato. Qualche movimento in lui ricorda Gigi Riva, che di Ronaldo era forse più potente e meno tecnico» (Mario Sconcerti). CONSIGLI «Un consiglio a Gigi Datome? Porti le borse, come fanno i rookie, e non si demoralizzi se giocherà poco. La Nba è un’occasione che capita una volta sola: la sfrutti al meglio» (Danilo Gallinari, in Nba dal 2008, dal 2011 a Denver). MEMORIA/1 «A chi è adulto, diciamo dai 45 anni in su, la Nba di oggi non piace tanto: ha ancora negli occhi partite indimenticabili del passato. Il giovane che non ha memoria storica, invece, trova questo campionato entusiasmante» (Dan Peterson). MEMORIA/2 «Tanti mi vedono come un corridore finito. Nello sport la memoria spesso fa difetto, ci si dimentica di tutto in fretta. Vedo quello che sta succedendo adesso a Balotelli, pure molto criticato. E ha la mia età! Ma è un errore confondere l’età con gli anni di carriera... Per me è un grande stimolo, comunque. Non voglio essere una meteora, né già rassegnarmi a una dimensione di secondo piano. Non è la mentalità con la quale sono cresciuto» (il ventitreenne Moreno Moser). CARRIERA «Il mio obiettivo è andare avanti pensando ad un giorno per volta. Fissare obiettivi a lungo termine è controproducente. Continuo ad avere il desiderio di competere, la volontà di vivere momenti speciali è la mia motivazione. Voglio godermi il resto della mia carriera, con la speranza ovviamente che sia molto lunga» (Rafa Nadal, che ha chiuso l’anno al numero 1 dell’Atp).