Paolo Siepi, ItaliaOggi 20/11/2013, 20 novembre 2013
PERISCOPIO
Il presidente della Regione Emilia Romagna, il pd Vasco Errani, ha a disposizione due auto blu, una come presidente e l’altra come consigliere. Sono troppe? La Guardia di finanza indaga. Aldo Grasso. Corsera.
È un uomo solo ma sta terrorizzando Parigi. Hollande però era alla Knesset, ha un alibi. Maurizio Crippa. Il Foglio.
La vittoria di Renzi è un’altra ottima ragione per non votare Pd. Jena. la Stampa.
D’Alema: Renzi è un ignorante. Bergamini: Alfano spunta nel piatto dove ha mangiato. Quanto ci manchi, Jader Jacobelli. Il rompi-spread. MF.
Alle primarie dei circoli del Pd hanno votato meno di 300 mila iscritti, il 35% in meno del 2009: in quattro anni se ne sono persi per strada 160 mila. Alle regionali in Basilicata, la maggioranza degli elettori è rimasta a casa: è andato a votare solo il 47,57%, cioè 11 punti in meno del 2011. Fosse stato un referendum, non avrebbe raggiunto il quorum. E i partiti, regolarmente, fanno finta di niente: si spartiscono un piattino sempre più striminzito, badando solo alle percentuali relative, senza mai alzare lo sguardo ai dati assoluti. Cioè sull’esodo biblico dei cittadini lontano da loro. Mai che si domandino perché, se non per inventarsi giustificazioni auto consolatorie e autoassolutorie (l’antipolitica, la disaffezione, lo scarso «radicamento sul territorio», la pesante eredità del passato e dei governi precedenti, la crisi mondiale, l’Europa cattiva, la Merkel culona, le cavallette, il fato, la sfiga). Marco Travaglio. Il Fatto quotidiano.
Negli interventi alla sezione del Pd di Torre Bella Monaca, periferia di Roma, si abusa della parola «banditi» per parlare dei propri vicini di sedia, si denuncia lo «scempio etico e morale» in corso nel partito, si chiamano per nome e cognome i «signori delle tessere», rimpiangendo i tempi in cui queste cose si dicevano della peggiore Democrazia cristiana, maledicendo questi tempi in cui il fantasma vivo della Democrazia cristiana sembra essersi mangiato il Pd. Diego Bianchi. il venerdì.
Per me la società ideale è quella in cui essere liberi di fare scelte, di fare errori, di essere generosi e compassionevoli. Questo è ciò che intendiamo per società morale, non una società in cui lo Stato è responsabile di tutto e nessuno è responsabile dello Stato. Margaret Thatcher, in L’economia è il mezzo per cambiare l’anima di Stefania Tamburello. Rizzoli.
Varie architetture sono in corso di redazione a Napoli per abbattere il vituperato Giggino (De Magistris ndr), ferito da un colpo auto-inflitto sin dalle foto della prima sera di baldoria da sindaco, con la surreale bandana arancione e gli occhietti da Maradona al mondiale del ’94. Tant’è che Rodolfo, garagista sotto Palazzo San Giacomo dice: «Giggino pare una creatura che ha preso troppi scussettoni, ceffoni. Totonno (Bassolino) è un filibustiere ma sa venderti qualunque merce». Goffredo Buccini. Corsera.
La mia amicizia con Craxi si incrinò per colpa di Scalfaro. Ero andato a trovarlo in Quirinale assieme al ministro dell’interno dc Vincenzo Scotti per parlare del decreto antimafia. Scalfaro invece ci parlò dell’incarico di formare un nuovo governo. Angosciato di non poterlo dare a Craxi. Ci chiese: «Chi hanno i socialisti dopo Craxi?». E fece lui stesso i nomi di Amato, De Michelis e Martelli. Lusingato, non fiutai la trappola. Pochi minuti dopo, scoprii che lo stesso Scalfaro aveva messo in giro la voce che io mi ero autocandidato. Smentii subito ma non ci fu nulla da fare. Claudio Martelli, Ricordati di vivere. Bompiani.
Papa Bergoglio vuol dimostrare a che punto egli intenda operare non solo una rottura, ma una trasformazione dell’immagine che ha lasciato nello storia il papato del quale si ricordano più gli aspetti caricaturali che inventivi. È, questa, un’allusione all’epoca del Rinascimento e a quella che ad essa è succeduta, quando Roma era una corte, dove regnava il nepotismo, l’acquisto delle cariche, la prevaricazione e persino una libertà di costumi poco conformi alle esigenze del Vangelo. Si pensa ai Borgia o, anche nel diciannovesimo secolo, quando il cardinal Antonelli, segretario di Stato di Pio IX venne ritenuto avere dei figli naturali. Philippe Levillain, Dictionnaire historique de la papautè. Fayard.
La barca è una passione che mi coinvolge molto. È una forma di rapporto con il mare e con la natura. Tu sai che non puoi andare controvento, ma sia pure che piegandoti di 30 gradi puoi risalire il vento. Questo è un insegnamento per la vita: se non ti curvi, non vinci. Massimo D’Alema il 20 luglio 1977 al Maurizio Costanzo Show.
Saluzzo è una di quelle cittadine che hanno scelto di restare piccole, il tribunale costruito accanto al foro boario perché solo lì potevano insorgere questioni, badando a far passare il più lontano possibile l’autostrada per Torino, città infida di comunisti e di meridionali, «Milano affarista e remota, Roma a distanze africane» come aveva scritto Giorgio Bocca, che su queste vallate fu partigiano. Aldo Cazzullo. Corsera.
Sta rinascendo una nuova aristocrazia del denaro ereditaria per cui il potere economico tende a sfuggire praticamente alla politica. È questo un aspetto e un anticipo dello scontro duro a proposito dl valore e del ruolo del denaro nella società che si ripropone ormai in un modo quasi pre-capitalistico, più vicino a Shakespeare che a Marx! È un fatto nuovo ma anche un ritorno al passato. Jacques Julliard, Les Gauches françaises: 1762-2012. Flammarion.
Faccio il tifo per chi ha ragione. Per il semplice motivo che, nel nostro paese, spesso chi ha ragione subisce grandi torti. Enrico Vanzina, Commedia all’italiana. Newton Compton editori.
La tedesca Erna Petri fu condannata per aver torturato e ammazzato ebrei. Al processo le chiesero come aveva potuto uccidere bambini ebrei, che fino a poco tempo prima aveva nutrito, lei che era anche una mamma. «Volevo dimostrare di non essere da meno di un uomo». Wendy Lower, Le furie di Hitler. Rizzoli.
E le maniglie dell’odio? Attaccate con amore. Alessandro Bergonzoni. il venerdì.
A Enna, molti anni fa, il radiomicrofono sul palco si fissò sulle frequenze della polizia e non ci fu modo di portare avanti lo spettacolo: «Volante 13, portarsi sul posto». Così per due ore. Luigi Proietti, attore. Il Fatto Quotidiano.
I nostri politici sono gentuccia o gentaglia. Roberto Gervaso. il Messaggero.